Al via l’operazione anti-tarlo asiatico. Al Villaggio degli Sposi abbattuti i primi alberi - Video

L’INTERVENTO. Al parco Aldo Moro, a Bergamo, il via ai lavori che porteranno al taglio di una settantina di piante. La Regione fa sapere che nessun focolaio è stato individuato nelle aree a rischio. Entro aprile tecnici al lavoro in altri quattro giardini pubblici.

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Il primo dei quattro alberi forati dal tarlo asiatico è stato tagliato la mattina di lunedì 11 marzo al parco Aldo Moro al Villaggio degli sposi. E con lui, come previsto dalla norma europea, buona parte dei 73 esemplari, tutti aceri, potenzialmente attaccati dall’Anoplophora glabripennis. Le operazioni proseguiranno il 12 marzo. Tagliati gli alberi, il materiale viene portato a Treviolo, origine del focolaio, dove è stata allestita un’apposita piattaforma per lo smaltimento. Si punta a chiudere entro la fine di aprile, con il taglio complessivo di 204 alberi presenti in diverse aree verdi del quartiere, Trucca compresa. E a giugno, annuncia il servizio Fitosanitario di Regione Lombardia, che con Ersaf sta coordinando il piano di eradicamento del parassita, saranno «posizionate alcune trappole in grado di intercettare eventuali insetti adulti».

Giù le piante nel raggio di 100 metri

Da Regione una buona notizia, nessun altro «focolaio» è stato individuato nelle aree a rischio. Passati al setaccio tutti gli aceri, ippocastani, betulle, pioppi, salici e olmi, le specie particolarmente «gradite» al parassita. «Le indagini al momento sono terminate, i controlli hanno riguardato tutte le piante sensibili al coleottero, sia pubbliche che private, e sono stati svolti in accordo con le amministrazioni comunali – spiegano i funzionari regionali –. Il territorio rimarrà comunque sotto controllo per tutto l’anno». Ersaf, in accordo con il Comune di Bergamo, è partita dal parco dove il danno è maggiore, l’Aldo Moro, perché qui l’acero è presente in grande quantità. E nonostante ci fosse una sola pianta attaccata dall’insetto (avvistato anche ieri, pur nella fase larvale), tutte le specie «sensibili» nel raggio di 100 metri devono essere abbattute, come prevede la norma europea, recepita a livello regionale.

Marchesi: non ci sono alternative

Di qui ad aprile i tecnici Ersaf interverranno nei giardini della scuola media in via Don Bepo Vavassori e del Centro diurno integrato, nel giardino Don Seghezzi di via Sant’Ambrogio e nel giardino Monsignor Guglielmo Scattini, lungo il viale Promessi sposi e al parco della Trucca. «Nessun nuovo ritrovamento ci è stato segnalato – spiega l’assessore al Verde pubblico del Comune Marzia Marchesi –, se riusciamo a fermare il tarlo al Villaggio degli sposi è una buona conquista, con il dispiacere che è necessario tagliare gli alberi. Più di un cittadino mi ha chiesto se non ci sono alternative, ma questo è quanto prevede la profilassi di Regione Lombardia». In caso di dubbi rispetto alla presenza del parassita, ecco il riferimento: [email protected].

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