Alla guida con il cellulare, sanzioni boom in due mesi

POLIZIA LOCALE. In città erano 251 fino a luglio, ad agosto e settembre staccate altre 245 multe. «Auto-civetta» in più per i controlli. Fotosegnalamento, un nuovo strumento.

La Polizia locale di Bergamo in nove mesi ha staccato 496 sanzioni ad altrettanti automobilisti pizzicati alla guida con il telefono alla mano. Erano 251 fino a luglio, ad agosto e settembre il boom, altre 245. Nonostante lo smartphone non si possa «guardare» neanche quando si è fermi al semaforo, il «vizietto» è sempre più diffuso tra gli automobilisti. Ma il Codice della strada è chiaro: l’uso dello smartphone è vietato sempre, anche se non lo si utilizza per telefonare ma per inviare un messaggio vocale via WhatsApp, rispondere al messaggio di Messenger o inviare uno sticker su Telegram. L’attività della Polizia locale è costante, anche perché l’uso del telefonino alla guida è tra le prime cause di incidente.

Non a caso il Comando di via Coghetti nel consueto aggiornamento del parco mezzi (che conta anche le prime cinque auto elettriche) ha acquistato una nuova «auto-civetta», cioè senza livrea, per compiere servizi di controllo ed eventuale sanzionamento nei confronti di chi sta usando il telefono cellulare mentre è alla guida. L’«auto-civetta» viene utilizzata anche dal Nucleo interventi sicurezza urbana e polizia giudiziaria (Nisu) che compie, tra le varie attività, servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’immagine del «vigile urbano» si è evoluta, spiega la comandante della polizia locale di Bergamo, Gabriella Messina: «Il ruolo dell’agente è completamente cambiato nel tempo, insieme alle esigenze della società. La polizia locale è sempre più impegnata nell’attività di polizia giudiziaria, nuovi compiti sono stati attribuiti per la tutela della sicurezza urbana, aspetto che compete all’ente locale. Questo implica arresti, fermi e tutto ciò che ne consegue».

Nuovi strumenti

Dall’inizio dell’anno a fine settembre gli agenti di Via Coghetti hanno effettuato 23 arresti (furono 37 nel 2022). A questi si aggiungono i fotosegnalementi, 104 da gennaio a settembre 2023 (119 nel 2022). Per efficientare il lavoro, il Comune di Bergamo ha deciso di dotare il Comando della strumentazione per le foto segnaletiche, una spesa di circa 40mila euro. «È un ulteriore passo per cercare di essere ancora più professionali – commenta il vice sindaco e assessore alla Sicurezza, Sergio Gandi –. I compiti e le procedure che la polizia locale svolge quotidianamente sono cresciuti. Con la nuova strumentazione ci emancipiamo e diventiamo più autonomi».

In caso di fermo o arresto di una persona sprovvista di documenti d’identità, gli agenti dovevano portare la persona fermata in questura per il fotosegnalemento. Con il nuovo sistema, tutto si farà in via Coghetti: «L’esigenza di avere questa strumentazione c’è sempre stata ma si è acuita, soprattutto da quando la riforma Cartabia impone l’ulteriore obbligo di identificare tutti i soggetti che commettono reati – spiega la comandante Messina –. Questo significa recarsi ogni volta al Gabinetto di Polizia scientifica in questura, dove al soggetto vengono fatte fotografie e vengono rilevate le impronte digitali, informazioni trasmesse a una banca dati che restituisce eventuali precedenti. Dotandoci nel nostro Comando non dovremo più spostarci, ottimizzando anche i tempi. Insieme alla Questura stiamo definendo la procedura per la trasmissione dei dati. Per noi è una novità importante». Una necessità rimarcata anche nella determina per l’acquisto del nuovo sistema: «Sempre più spesso – recita il documento – il personale del Comando rileva fatti e comportamenti che possono configurare reati a carico di cittadini sia extracomunitari ma anche di cittadini comunitari e italiani che non sono in grado di esibire un documento attestante la propria identità, e che invece devono essere identificati in modo rapido e sicuro».

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