Alla ripresa della scuola stop alle «classi-pollaio» e 2.200 professori in arrivo

Verso il 12 settembre Il provveditore Cubelli: «In media 19 bambini alla primaria e 21 alle medie». Autorizzate dal Mef nuove assunzioni. «L’obiettivo è arrivare a coprire tutti i posti per la prima campanella».

Più classi, per evitare l’effetto-pollaio, e cattedre coperte quasi al 100% sin da subito. Grazie alle oltre 2mila assunzioni di ruolo in arrivo e alla graduatoria dei supplenti che verrà pubblicata a inizio agosto. Sono gli obiettivi del piano che il provveditore Vincenzo Cubelli e il suo staff stanno preparando in vista del ritorno sui banchi per il nuovo anno scolastico. La campanella suonerà il 12 settembre e per quella data (vera «prova del fuoco» per il provveditore, al timone di via Pradello da fine 2021) regna un «grande ottimismo, se pur cauto», precisa il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, soddisfatto del lavoro fatto e pronto a consolidare «la tradizione positiva della scuola bergamasca».

Gli studenti

«Il nostro compito è allestire il “setting”, comporre cioè il quadro delle classi e dei docenti, tocca poi alle scuole “cucinare” l’offerta formativa», premette Cubelli. E perché l’ambiente di apprendimento sia positivo si è cercato innanzitutto di evitare il sovraffollamento. «Anche se con qualche difficoltà, il risultato è molto buono. Con una media per classe di 19 bambini alle elementari (per 2.325 classi); di 21 studenti alle medie (1.453 classi) e di 23 alle superiori (2.019 classi)», snocciola i numeri. «Il calo demografico si è fatto sentire su scuola dell’infanzia e di primo grado, mentre l’onda lunga su scuola secondaria di 1° e 2° arriverà a breve. I numeri sono rimasti comunque nel complesso invariati rispetto all’anno scorso», commenta il quadro.

Per l’anno scolastico 2022-23 gli iscritti alle classi prime sono quasi 30mila, per la precisione 29.910, quindi 2.726 alle scuole statali dell’infanzia; 8.184 alla primaria (qui il calo più significativo, con -400 unità circa); 9.737 alla secondaria di primo grado e 9.263 alla secondaria di secondo grado. «Abbiamo lavorato su tutto l’ambito territoriale con grande sforzo, ed entro le risorse date, per evitare ovunque le classi troppo numerose, soprattutto nelle prime, tenendo conto delle segnalazioni di genitori e dirigenti scolastici e delle situazioni con bambini disabili. In altre scuole abbiamo aggiunto ore in più, sempre per alleggerire la pressione», dice Cubelli. Portando degli esempi: sezioni in più in prima media a Gazzaniga, Gorlago, Paladina, Sarnico, e Sant’Omobono. Alle elementari, incremento a Bergamo (scuola «Muzio»), Zanica, Boltiere, San Giovanni Bianco, Treviglio («Grossi»), Lovere e Sant’Omobono. «Per quanto riguarda la Valle Imagna, abbiamo messo tante classi in più a Sant’Omobono, visto l’ospitalità che sta dando ai bambini ucraini», rileva il provveditore, ricordando come in Bergamasca siano in totale 630 gli studenti provenienti dal Paese in guerra.

Sul versante superiori, classi «rinforzate» negli istituti Galli, Manzù, Natta, Mamoli, Sonzogni e Archimede. «Nelle scuole secondarie di secondo grado i numeri sono per forza più alti: nelle 415 classi prime la media è di 25,3 alunni. Ma tenendo conto della selezione durante il percorso scolastico, si arriva a una media di 23 alunni (e l’anno scorso era di 23,5). Anche qui, quindi, c’è stata una grande attenzione per il migliore ambiente possibile per l’apprendimento», fa notare il provveditore. Trovati gli alunni, bisogna stimare il fabbisogno di insegnanti e «reclutarli». Nell’anno scolastico 2021-22 13mila i docenti su 140 istituti.

Gli insegnanti

«In questa fase stiamo lavorando sull’organico – conferma Cubelli –. L’anno scorso abbiamo coperto tutti i posti a metà ottobre. Quest’anno c’è un margine di miglioramento, grazie anche al sistema informatizzato e al lavoro massiccio degli uffici. L’obiettivo è arrivare al 100% già il 12 settembre». Fa ben sperare l’autorizzazione data dal Mef all’assunzione di 94mila insegnanti a tempo indeterminato in tutta Italia, di cui 22mila in Lombardia. «Stando alle proporzioni, alla Bergamasca spetterebbe un 10% di queste nuove assunzioni», fa i calcoli Cubelli. Circa 2.200 docenti di ruolo, quindi. Ma rischiano comunque di non bastare: «C’è un deficit strutturale per quanto riguarda materie come Scienze tecnologie meccaniche, matematica. Mancano specializzati nel sostegno e ingegneri che si dedichino all’insegnamento». Seguirà la nomina dei supplenti a tempo determinato. «Nei primi giorni di agosto – annuncia Cubelli – pubblicheremo la graduatoria provinciale di supplenza, chiamando di volta in volta i docenti fino a coprire tutte le situazioni di difficoltà».

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