Allarme in carcere, aggrediti cinque agenti in pochi giorni

Via Gleno. La denuncia del sindacato Sinappe: «Situazione gravissima dovuta alla mancanza di personale e al cronico sovraffollamento». Fns Cisl: «Superato il limite».

È ancora allarme in carcere dove il sovraffollamento e la cronica carenza di personale della Polizia Penitenziaria sono sfociati in una serie di aggressioni ad alcuni agenti, l’ultima ieri pomeriggio. A segnalarlo è il sindacato Sinappe, che in una nota «denuncia alcuni episodi gravissimi che in questi giorni sono accaduti nell’istituto di Bergamo. In data odierna (martedì 7 marzo, ndr) due agenti della Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti con calci e pugni da un detenuto nordafricano». I due giovani poliziotti sono stati trasportati in auto dai colleghi all’ospedale Bolognini di Seriate per le cure del caso. A scatenare l’aggressione è stata la richiesta del detenuto di avere il Rivotril, farmaco che il medico gli aveva negato. Il Rivotril è utilizzato per combattere l’ansia o l’epilessia ma associato all’alcol, preso in dosi massicce o mixato con altre sostanze ha effetti simili all’eroina. Purtroppo sono molti i detenuti dipendenti da questo genere di psicofarmaci e non poterli avere scatena crisi violente.

«Qualche giorno fa un altro detenuto di origini nordafricane ha lanciato del latte bollente sul volto di un agente che ha riportato ustioni di primo grado, mentre qualche settimana prima un detenuto di origini nordafricane aveva colpito con una testata il volto di una altro agente e dato una schiaffo sul viso a un’ispettrice – aggiunge il segretario regionale del Sinappe, Pietro Balice –. Troppe aggressioni nel giro di pochi giorni a danno del personale di Polizia Penitenziaria nell’istituto di Bergamo. La situazione molto difficoltosa è determinata in primis dalla mancanza di personale di Polizia Penitenziaria sempre più in deficit per i numerosi prepensionamenti. Pesa inoltre anche il sovraffollamento del nostro istituto che al momento, secondo i dati, risulta essere uno dei più sovraffollati della regione Lombardia». Secondo l’ultimo report, il carcere di via Gleno è il secondo più sovraffollato dopo quello di Como e il quinto in Italia. La direttrice Teresa Mazzotta e il comandante della Polpen Aldo Scalzo hanno scritto al Provveditorato per avere altri agenti quest’estate, quando usciranno dal corso mille nuovi allievi. «Spesso l’unico provvedimento messo in atto a contenimento del problema da parte dell’amministrazione è quello di trasferire i detenuti nei diversi istituti lombardi o peggio ancora di non spostarli se non sino a quando la situazione non risulta ingestibile» conclude la nota del Sinappe, che augura ai colleghi aggrediti una pronta guarigione.

«Siamo in presenza di una escalation di situazioni e vicende critiche senza fine, che vedono il loro apice in questi due ultimi gravi episodi – spiega anche Fns Cisl Bergamo –. Siamo operatori dello Stato chiamati a svolgere il nostro dovere sempre e in ogni condizione ma che in ragione di ciò, durante il proprio servizio, si debba esser oggetto di ogni sorta di aggressione verbale fin anche fisica, riportando ferite che hanno necessitato tal volta l’invio in Ospedale, crediamo sia un limite intollerabile – conclude la nota -. Le ragioni alla base dei gesti sono tutte da accertare, ma resta cocente l’amarezza degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria di Bergamo, che reclamano più che mai, con forza, la vicinanza concreta delle Istituzioni».

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