Ancora temperature miti, ma per Capodanno ci aspettano pioggia e neve

METEO. Dopo Natale anche Santo Stefano è mite con l’Anticiclone che spazza via il vento. Sull’Italia alta pressione e temperature gradevoli per il periodo, ma l’inverno prova a rialzare la testa per la fine d’anno.

Laddove il sole prevarrà, specie in montagna, le temperature massime schizzeranno in alto fino a valori di 8 gradi oltre la media del periodo, dove il cielo sarà grigio rimarranno nella media o localmente scenderemo anche di qualche punto sotto, ma senza valori freddi da nessuna parte. Per San Silvestro, invece, le proiezioni meteo «indicano la possibilità di un profondo ciclone verso l’Italia durante la fine dell’anno con tanta pioggia, ma anche tanta neve sulle nostre montagne; ma è una tendenza e dovrà essere confermata nei prossimi giorni» spiega ilmeteo.it.

L’Inverno tenta però di rialzare la testa: Santo Stefano, mercoledì, giovedì e venerdì giornate quasi fotocopia caratterizzate da disturbi nuvolosi sulle zone occidentali e qualche debole pioggia che sarà possibile qui e la su Liguria, alta Toscana e ancora più sporadicamente sul resto della fascia tirrenica, spiegano da 3bMeteo.com

Dal 29 dicembre

«Tra il 29 dicembre e San Silvestro il flusso perturbato atlantico si abbasserà di latitudine e il tempo comincerà a farsi di conseguenza più dinamico, con il passaggio di una serie di fronti che coinvolgeranno parte della nostra penisola - spiegano i meteorologi -.Tra il 29 e il 30 dicembre uno di questi dovrebbe coinvolgere principalmente le regioni settentrionali e quelle tirreniche, con effetti ancora modesti. Ma tra San Silvestro e Capodanno potrebbe essere la volta di un fronte più organizzato, in grado di dare il colpo di grazia alle ultime roccaforti anticicloniche sull’Europa centro-meridionale. La perturbazione in questione potrebbe essere quindi in grado di dar luogo a precipitazioni diffuse dapprima al Nord e sulle regioni tirreniche centro-settentrionali, poi tra il 31 e Capodanno anche al Sud, con fenomeni localmente intensi e con il ritorno della neve sulle Alpi e sull’Appennino, oltre che con un generale abbassamento delle temperature».

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