Anna e Ilaria all’Accademia Aeronautica: future pilote militari, i sogni si inseguono

LA STORIA. La ventenne di Dalmine e la 19enne di Treviolo uniche due bergamasche ammesse alla prima classe del Corso Eolo VI a Pozzuoli: i brevetti, i primi voli da sole, la dedizione all’obiettivo. E la famiglia che tifa per loro.

Sono partite per l’Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli con una valigia carica di sogni, con il fermo proposito di diventare pilote militari. Questo il viaggio intrapreso da due ragazze bergamasche, tra le 24 italiane, diventate allieve della prima classe del Corso Eolo VI. Superati i numerosi e difficili test Anna Dossena, 20 anni di Dalmine, e Ilaria Vavassori, 19 anni di Treviolo, sono diventate allieve ufficiali. E sono entrate a far parte della famiglia dell’Aeronautica Militare. Hanno pronunciato il solenne giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana e di osservanza alla Costituzione alla presenza del ministro della Difesa, Guido Crosetto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica generale di squadra aerea, Luca Goretti.

Momenti indimenticabili per Anna e Ilaria e per i genitori presenti alla cerimonia. Il coronamento di un sogno coltivato fin da bambine, perseguito con caparbietà, dopo aver conseguito con successo il diploma all’Istituto Aeronautico Antonio Locatelli di Bergamo.

«Non ricordo un momento preciso o un avvenimento che mi ha fatto appassionare al volo. So solo che da bambina ai cartoni animati ho sempre preferito i documentari sull’aviazione. Ho trascorso molte ore a bordo pista dell’aeroporto civile di Orio affascinata dagli atterraggi e dai decolli dei grossi aerei» racconta Anna, figlia unica di Virginia Danesi e Claudio Dossena.

«Fin da bambina ho sempre guardato il cielo con un senso di stupore e meraviglia. Osservare un aereo o una navicella che viaggia nello spazio mi ha sempre riempita di emozione e da allora ho voluto far parte di quel mondo» racconta Ilaria, gemella di Federico, studente dell’ultimo anno della Scuola militare aeronautica «Giulio Douhet» di Firenze e attualmente impegnato a sostenere i test per accedere alla stessa accademia di Pozzuoli. A tifare per i

gemelli, il fratello Lorenzo di 22 anni, la sorella Safiria di 15 e naturalmente mamma Laura Mulé e papà Angelo.

Ancor giovanissime, Anna e Ilaria hanno conseguito brevetti di volo: entrambe il Volo da diporto sportivo (Vds), e Anna anche il Private Pilote Licence (Ppl). «Ho condiviso l’emozione del mio primo volo come pilota sorvolando il lago d’Iseo con a bordo i miei genitori» dice Anna con una certa emozione.

Con queste credenziali, nel 2023 hanno fatto il grande passo di partecipare al concorso pubblico superando una batteria di prove preselettive, un tirocinio di test psicofisici e tanto altro, con l’esame conclusivo di volo. E ce l’hanno fatta. Lo hanno sostenuto a Latina, all’aeroporto «Enrico Comani» sede del leggendario 70° Stormo, ottenendo il Brevetto di pilota d’aeroplano (Bpa). «Su 80 vincitori di concorso abbiamo avuto la fortuna di essere tra i 42 che sono riusciti a brevettarsi, poi abbiamo fatto il nostro primo volo come soliste. Difficile trovare le parole per descrivere le emozioni provate. Ma in quel momento abbiamo avuto la certezza che quella fosse la nostra strada» sostengono le due allieve.

Ma l’emozione più grande, racconta Anna, «quando ho gridato “lo giuro”, schierata di fronte alle autorità, sotto lo sguardo pieno di orgoglio dei miei genitori, mentre la pattuglia delle Frecce Tricolori sfrecciava sulle nostre teste con la scia dei colori della nostra bandiera e della nostra Patria alla quale ho fatto giuramento di fedeltà, di osservarne la Costituzione e le leggi, di adempiere ed onorare i miei doveri di difesa e di salvaguardia delle istituzioni». Le fa eco Ilaria: «Sono pronta a solcare il cielo, a difendere la mia nazione e a realizzare i miei sogni».

Saranno cinque anni di duro lavoro, ne son ben consapevoli, ma la vita militare non le spaventa. Non importa se ogni giorno dovranno svegliarsi alle 6,30, prepararsi in tempi rapidi, frequentare tutti i giorni lezioni universitarie, studiare fino a tarda sera, sottostare a rigide regole. Anna e Ilaria si sentono pronte a sostenere la sfida, «con l’entusiasmo e la gioia di quando bambine alzavamo la testa verso il cielo per seguire la scia di un aeroplano, vogliamo continuare questa avvincente avventura», concludono con gli occhi che brillano di una luce speciale, ma soprattutto determinate a coronare il loro sogno.

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