Assaggio di primavera a gennaio, l’anticiclone porta anche lo smog

LE PREVISIONI. Temperature miti e fuori stagione fino ai giorni della Merla. Sabato 27 gennaio sono previsti in città 12-13 gradi, ma è allarme per le polveri sottili.

Non ci sono più le mezze stagioni? A questo giro, non ci sono più nemmeno i «giorni della Merla». Quelli tra il 29 e il 31 gennaio dovrebbero essere i giorni più freddi dell’anno, invece l’incipit del 2024 porge già il primo stravolgimento climatico: oggi a Bergamo sono attesi fino a 12-13 gradi, un tepore d’inizio primavera, e anche nei prossimi giorni le temperature saranno ancora miti e fuori stagione, specie in montagna.

Anticiclone sull’Italia

Non succederà solo a Bergamo, ma praticamente in tutto il Paese: «Un potente anticiclone dalle caratteristiche praticamente estive si è insidiato sull’Europa occidentale e interesserà anche l’Italia nei prossimi giorni, che di invernale avranno ben poco», commenta Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo.com: così proprio nel periodo della Merla «sperimenteremo una stasi meteorologica che si protrarrà almeno per altri 8-10 giorni con temperature spesso sopra le medie del periodo. I valori termici durante le ore diurne saranno infatti più primaverili che invernali, con punte di oltre 15-16 gradi al Centro-Sud, fino a 18-20 gradi in Sardegna. Temperature decisamente fuori norma anche in montagna, con zero termico che potrà superare i 3.000-3.500 metri sia sulle Alpi, specie occidentali, che sull’Appennino».

Qualità dell’aria in peggioramento

Nota stonata su gran parte della Lombardia sarà invece un la qualità dell’aria, prevista «in ulteriore peggioramento – segnalano da 3bmeteo.com –, laddove già oggi riscontriamo valori di Pm10 particolarmente elevati: di fatto nel catino padano si respirerà aria velenosa per diversi giorni». Questo perché «il mix tra anticiclone e inverno «significa anche ristagno di aria umida nei bassi strati, fatto che favorirà banchi di nebbia o nubi basse in Valpadana, specie tra notte e mattino». Il peggioramento della qualità dell’aria è confermato anche dai dati di Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente: ieri, ad esempio, nella centralina di Bergamo-via Garibaldi la concentrazione di Pm10 ha raggiunto i 101 microgrammi per metro cubo, contro un limite fissato a quota 50; sopra i limiti anche i dati delle stazioni di Bergamo-via Meucci (68 microgrammi/mc), Dalmine (80), Filago-Centro (88), Osio Sotto (84), Treviglio (73), Calusco (70), Casirate (74).

Caldo anomalo soprattutto in montagna

Restringendo ancora lo sguardo sulla Bergamasca e dintorni, «l’anomalia delle temperature si osserverà soprattutto in montagna – approfondisce Daniele Berlusconi, meteorologo di 3bmeteo.com –, perché avremo la persistenza di un robusto campo di alta pressione che durerà almeno 7-10 giorni. Col passare dei giorni ci sarà però anche la possibilità di nebbie sempre più diffuse nella bassa pianura bergamasca, che rimarrà più umida e fredda rispetto alle valli: in montagna saremo invece a 7-8 gradi sopra la media». Quella di oggi è attesa come «la giornata con le temperature più elevate, in provincia di Bergamo potremo toccare fino a 12-13 gradi su gran parte del territorio – prosegue Berlusconi –. Poi soprattutto in pianura le temperature tenderanno a diminuire».

È anche questo un effetto del cambiamento climatico? «Non si può correlare il singolo episodio anticiclonico al riscaldamento globale – precisa il meteorologo –, perché anche in passato si sono sempre verificati episodi di alta pressione e di anticiclone durante l’inverno, che è sempre la stagione più secca anche in Bergamasca, ed è normale che ci siano più periodi di alta pressione rispetto ad altre stagioni. Ciò che è cambiato non è la durata di questi fenomeni anticiclonici, ma la loro struttura: ora si rileva una maggior presenza di aria calda in quota».

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