Ats Bergamo: medici di base, 15 in più. Ora ne mancano 90

Sanità Tanti i professionisti che hanno risposto al bando scaduto il 15 luglio, dopo i 12 dello scorso marzo. Il 28 luglio l’incontro per stabilire le destinazioni. Massimo Giupponi: «Per il territorio risultato importante».

Non è proprio la notizia che i bergamaschi in attesa da tempo di un medico di base si auguravano, ma meglio di così forse neppure l’Ats avrebbe potuto aspettarselo, soprattutto dopo che i bandi precedenti erano andati quasi deserti. Certo basterà a chiudere meno del 15% dei 105 posti vacanti che tuttora insistono in tutta la provincia di Bergamo, ma il fatto che all’ennesimo bando regionale aperto per cercare i medici di medicina generale che mancano sul territorio abbiano risposto 15 professionisti, è già di per sé una notizia da non sottovalutare, soprattutto considerando il fatto che l’anno scorso avevano risposto soltanto in 5 e in primavera in 12. La carenza dei medici di base in Bergamasca c’è e continuerà a esserci, tanto vale guardare al bicchiere mezzo pieno: saranno tra i 22mila e i 24mila, secondo l’Ats, i residenti della nostra provincia che presto potranno vedersi assegnato un nuovo medico di base. Per chiudere la partita – ora mancano 90 medici – servirà ancora (tanto) tempo e forse regole nuove, intanto venerdì scorso sono scaduti i termini di iscrizione al bando che aveva rimesso a disposizione i 105 posti rimasti vacanti dopo le ultime assegnazioni del 16 marzo.

La carenza dei medici di base in Bergamasca c’è e continuerà a esserci, ma saranno tra i 22mila e i 24mila, secondo l’Ats, che presto potranno vedersi assegnato un nuovo medico di base.

Per il direttore generale dell’Ats di Bergamo, Massimo Giupponi, si tratta comunque di «un risultato importante, che è frutto dei corsi per medico di medicina generale attivati sul nostro territorio, così come dell’impegno corale degli attori territoriali che evidentemente hanno fatto proprio l’appello di promozione del bando lanciato nei giorni scorsi. Continueremo a condividere con tutti i soggetti coinvolti le progettualità in corso – aggiunge – , tra le quali quella della Cad diffusa è certamente la più strategica, così come stiamo interloquendo con tutti i medici di medicina generale possibili per l’attivazione delle Cad con contratti Usca, laddove fosse necessario». L’esito del bando sarà comunicato anche ai presidenti degli ambiti e al Consiglio dei sindaci, per verificare quali iniziative ciascun territorio potrà mettere in campo per favorire l’arrivo dei medici di medicina generale al suo interno. «Ats si impegna a portare quanto emergerà da questo confronto negli incontri con i medici, dai quali emergerà quali saranno i territori che il professionista sceglierà», dice ancora Giupponi.

Dove andranno a operare i 15 medici di base che hanno presentato la loro candidatura? L’Ats li incontrerà il 28 luglio e presenterà loro le situazioni più urgenti

Perché adesso l’interrogativo è proprio questo: dove andranno a operare i 15 medici di base che hanno presentato la loro candidatura? L’Ats li incontrerà il 28 luglio e presenterà loro le situazioni più urgenti già indicate nel bando come vincoli di apertura. Solo allora i medici che accetteranno l’incarico sceglieranno il territorio dove esercitare la professione e il numero di pazienti da prendere in carico. Tra le novità del bando c’era l’obbligo di apertura degli studi in alcuni Comuni e zona della città tra i più disagiati. Per il capoluogo si tratta dei quartieri Celadina, Campagnola e Città Alta, dove i medici mancanti sono addirittura due. E l’ambito territoriale più scoperto è proprio quello di Bergamo, dove si cercano 10 medici, seguito da quello di Treviglio, Arzago e Casirate, dove ne mancano sei.

Aperto per la prima volta anche ai medici provenienti da altre regioni, sono due i professionisti che hanno risposto al bando dando la loro disponibilità a trasferirsi in Lombardia. Per il rotto della cuffia sono riusciti a rispondere anche alcuni medici che hanno terminato il corso di formazione specifica in medicina generale il 14 luglio al polo didattico dell’Ats di Bergamo. I neo medici di medicina generale sono: Paola Bertuletti, Andrea Centurelli, Agnieska Balbina Dbrzynska, Lucia Eloisa Gioia, Alessandro Guoli, Emad Muhammed Alii Hadi Khozail e Maria Nicolai. «Il percorso di formazione dei medici di medicina generale è lungo e impegnativo – dice Michele Sofia, direttore sanitario dell’Ats –. La loro attività è un fondamentale supporto alle esigenze di accesso all’assistenza sanitaria dei cittadini».

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