Attenzione tra gli anziani: 4mila truffe

L’ALLARME. Se i furti stanno registrando la purtroppo tradizionale impennata di fine anno, un altro reato – altrettanto fastidioso anzi, se possibile, ancora di più – non conosce tregua.

Si tratta delle truffe ai danni degli anziani, raggirati nelle loro abitazioni da persone che si spacciano, a seconda delle circostanze, per finti poliziotti o carabinieri, tecnici del gas, addetti del Comune, avvocati o anche finti conoscenti dei parenti più stretti della vittima designata. Truffe che possono essere messe a punto dal vivo, oppure semplicemente on line: queste ultime, in particolare, avevano avuto la loro massima diffusione nella Bergamasca durante il Covid, quando in giro non c’era quasi nessuno e, dunque, anche i ladri avrebbero inevitabilmente dato nell’occhio.

Dopodiché i dati, pure corposi, erano diminuiti, divenendo costanti. Ed erano riprese le truffe «dal vivo», sempre con vittime preferite tra gli anziani. Nell’ultimo anno a Bergamo e provincia erano state denunciate qualcosa come 4.289 truffe, tra fisiche e virtuali. Il consiglio delle forze dell’ordine è quello di non fidarsi mai di nessuno, soprattutto di chi chiama al telefono e riferisce di conoscere il proprio figlio o il proprio nipote, magari ricoverato in ospedale e necessitante di qualche migliaia di euro per le cure o il supporto di un legale. Per fortuna è tutto finto, ma la vittima, agitata per la chiamata e confusa magari già dall’età, non lo sa o non se ne rende conto. E c’è, purtroppo, chi ci casca, con casi di persone che, in buonafede, hanno consegnato a perfetti sconosciuti anche decine di migliaia di euro. E che a volte non hanno poi nemmeno sporto denuncia per vergogna, spinti a farlo solo dai figli, una volta appreso l’accaduto.

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