Bergamo-Dalmine con i bus elettrici: il progetto accelera

Infrastrutture.«Semaforo verde» per il preliminare. Atb: «Entro dicembre la gara, lavori assegnati nel 2023». I Comuni: «Ci sia attenzione per le nostre osservazioni».

Primo step superato per l’E-Brt, il collegamento ad alta frequenza con autobus elettrici tra Bergamo, Dalmine e Verdellino. Un «sentiero dell’innovazione» lungo 29,2 km per connettere la stazione ferroviaria del capoluogo con il polo universitario di Dalmine e il centro scientifico del Kilometro Rosso. Quindici mezzi, dal design futuristico e dalle ampie vetrate, abbatteranno tempi di percorrenza e inquinamento. La Conferenza dei servizi in Provincia sul progetto di fattibilità tecnica ed economica (in pratica il preliminare) si è chiusa col «semaforo verde» degli enti interessati (tra cui Regione e una decina di Comuni coinvolti dalla nuova linea), che hanno presentato una serie di osservazioni. Il passaggio permette ad Atb - che dovrà attuare l’infrastruttura - di procedere con le fasi successive. «Entro la fine dell’anno – conferma il direttore generale Liliana Donato – pubblicheremo il bando di gara per l’appalto integrato complesso.

Entro la fine del 2023 verranno infatti assegnati al vincitore sia la progettazione definitiva-esecutiva sia i lavori». Una procedura semplificata, consentita dalle linee guida del ministero, che mira a stringere i tempi, visto che il sistema di «electric bus rapid transit» è finanziato con 80 milioni di euro del Pnrr, tassativo sulla messa in esercizio non oltre il 2026. «Un nuovo confronto con gli enti è comunque previsto a progettazione più avanzata, in una seconda Conferenza dei servizi che spetterà sempre alla Provincia convocare, vista la portata sovraccomunale dell’opera», fanno presente il presidente di Via Tasso Pasquale Gandolfi e il consigliere provinciale delegato al Trasporto pubblico Alessandro Colletta. In quella sede - che avrà valore autorizzativo per la prosecuzione dell’iter - saranno prese in considerazione anche alcune istanze dei Comuni rimaste per ora in sospeso.

Tra i due capolinea (piazzale Marconi a Bergamo e la fermata Fs Verdello-Dalmine) sono previste 21 fermate. L’orario di esercizio andrà dalle 5 di mattina alle 23,59 di sera, con 171 corse nei giorni feriali scolastici (una frequenza ogni 15-10 minuti), con l’obiettivo di trasportare tra i 500 e i 700 passeggeri all’ora

Le caratteristiche

Già dal progetto preliminare (predisposto da un team formato da Ets-Engineering and Technical Services e Systematica con il supporto del Dipartimento di Scienze economiche dell’Università e con il coordinamento di Atb Servizi) emergono le caratteristiche del nuovo sistema. Tra i due capolinea (piazzale Marconi a Bergamo e la fermata Fs Verdello-Dalmine) sono previste 21 fermate. L’orario di esercizio andrà dalle 5 di mattina alle 23,59 di sera, con 171 corse nei giorni feriali scolastici (una frequenza ogni 15-10 minuti), con l’obiettivo di trasportare tra i 500 e i 700 passeggeri all’ora. Il tracciato vede la prevalenza di corsie in sede riservata (83%) rispetto alla sede promiscua (17%). Il percorso su strade provinciali e comunali riduce al minimo gli espropri, anche se non mancano, come si legge nelle 80 pagine di documentazione, alcune criticità. Come l’intersezione con gli incroci esistenti (e l’eventuale installazione di semafori per dare la priorità ai nuovi mezzi) o l’eliminazione di alcuni parcheggi per realizzare le corsie dedicate.

I nodi in città

Tra i passaggi più ostici, quelli nel centro di Bergamo in quanto non sempre risulta possibile prevedere nuove corsie e quindi in alcuni casi sono state ricavate all’interno delle carreggiate già presenti. In generale, su tutto il tracciato, è stato necessario creare la sede riservata all’E-Brt chiudendo la Roggia Colleonesca da un lato e allargando la carreggiata delle strade dall’altro, per definire le due corsie preferenziali. L’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni ricorda alcune osservazioni presentate da Palafrizzoni: «Abbiamo ad esempio chiesto un’attenzione particolare per la gestione delle interferenze con gli incroci più significativi: largo Tironi è sicuramente lo snodo più delicato. C’è poi il tema della sosta: in via dei Caniana cercheremo di preservare i parcheggi per i residenti e di sondare delle alternative per compensare i tagli dovuti alla realizzazione delle corsie. Scendendo verso Sud c’è da gestire il rapporto con le opere collegate con il Parco Ovest 2 e, per quanto riguarda la ciclabilità, va garantita la continuità del collegamento tra la città e la direzione verso Lallio-Dalmine, che a questo punto difficilmente potrà seguire l’asse di via Moroni».

La riqualificazione della Sp 525

C’è poi il tema della strada provinciale 525. L’asse che collega il centro di Bergamo con Dalmine, oggi congestionato, sarà riqualificato nell’ambito del progetto dell’E-Brt. Per evitare troppe interferenze con il tessuto urbano di Dalmine si è ipotizzato un tracciato che transita sulla Sp525, con una deviazione all’interno del comune fino alla rotonda dell’Antenna, punto nevralgico per la vicinanza della Facoltà di Ingegneria e delle scuole superiori. «Ci aspettiamo – commenta il sindaco di Dalmine Francesco Bramani – che le osservazioni del Comune vengano accolte».

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