Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 26 Novembre 2025
Bergamo, il verde urbano non solo ornamento ma elemento centrale della vivibilità
IL PIANO. PalaFrizzoni ha approvato il nuovo piano del verde che guarda all’ambiente urbano come fattore portante della progettazione della città del futuro.
Bergamo
Palafrizzoni cerca di ribaltare il paradigma, per un «verde» urbano che non sia solo ornamento, ma elemento centrale nella progettazione della città del futuro. Alberi della pioggia capaci, con i loro apparati radicali liberati dall’asfalto, di regimentare l’acqua, tetti verdi che diventano corridoi ecologici per la fauna urbana, viali alberati e aiuole che mitighino le isole di calore. Sono queste le basi del Piano del Verde del Comune di Bergamo, strumento strategico sul quale è stata aperta una procedura di Verifica di valutazione ambientale Strategica (Vas) e di Valutazione di incidenza (Vic).
Tutti i cittadini possono portare contributi e osservazioni entro il 24 dicembre 2025. Tutte le informazioni qui.
I dettagli del piano del verde
Il Piano si inserisce pienamente nel quadro delle politiche europee, nazionali e regionali per la transizione ecologica e l’adattamento ai cambiamenti climatici, facendo riferimento a documenti di rilievo come la Strategia Europea per la Biodiversità 2030, la Nature Restoration Law (2024), la Legge 10/2013 e la Strategia Nazionale del Verde Urbano.
Un piano moderno, basato su dati aggiornati, che permettono di identificare, classificare, monitorare e programmare in modo puntuale il patrimonio verde della città e che rende possibile valutare l’efficacia delle politiche ambientali già in atto e individuare le aree che richiedono interventi prioritari.
La nuova mappa del verde
La nuova mappatura del verde restituisce una fotografia dettagliata e aggiornata del territorio: considerando anche le aree agricole, le aree private a uso pubblico e i boschi comunali, ogni cittadino dispone in media di 35,5 m² di verde, un dato significativamente superiore, anche se non confrontabile oggi, ai 22 m² storicamente considerati come soglia di riferimento di verde a manutenzione diretta da parte del Comune.
Inoltre, l’85% dei cittadini può raggiungere un’area verde in meno di 15 minuti a piedi, un indicatore rilevante in termini di accessibilità e qualità della vita.
Il Piano indica buone pratiche e iniziative per la sostenibilità, indaga il tema del rischio idrogeologico e delle connessioni ecologiche, e non impone vincoli, ma orienta la trasformazione della città valorizzando tutte le dimensioni del verde. Offre alcune chiavi di lettura: funzionalità ecologica e biodiversità, rischio climatico, fruibilità e accessibilità del verde, servizi erogati, valorizzazione paesaggistica del territorio.
Nei giorni scorsi è stato avviato il procedimento di verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della proposta di Piano. Il percorso si concluderà entro dicembre 2025 a seguito della fase di consultazione da parte di enti competenti, istituzioni, portatori di interesse e cittadini. Tutte le informazioni sono disponibili sulla homepage del sito internet del Comune.
L’approvazione definitiva a fine gennaio
«Il dato del verde pro capite — oltre 35 m² per abitante — conferma che Bergamo è una realtà virtuosa e ricca di natura in città, pur con differenze significative tra centro e periferie. Se alcune aree centrali soffrono la carenza di verde fruibile, alcuni quartieri periferici possiedono grandi superfici agricole che, pur preziose sotto il profilo ecologico, sono meno utilizzabili dalla cittadinanza. Solo 12 città italiane su 106 capoluoghi sono dotate di un Piano del Verde e Bergamo è tra queste. Con questo strumento potremo programmare interventi sempre più puntuali nei quartieri, valorizzando ciò che abbiamo e colmando le criticità presenti.
La direzione intrapresa, per una Bergamo sempre più verde e vivibile, è quella giusta. Da oggi il Piano ci permetterà di leggere la città con maggiore precisione, capire dove intervenire, incrementare la biodiversità e migliorare la qualità della vita dei cittadini» dichiara l’assessora alla Transizione ecologica, Ambiente e Verde Oriana Ruzzini.
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