Bergamo, la mamma di Alessandra Gallone raggirata. L’appello: «Non date la minima confidenza agli sconosciuti»

In via Broseta. La truffatrice l’ha aspettata fuori dal portone di casa, fingendosi la sostituta del medico di base: via fede e orologio. L’esponente di Forza Italia racconta il fatto «affinché non accada più e per invitare tutti, soprattutto i più fiduciosi, a non dare la minima confidenza a chi non si conosce».

L’orologio, l’anello di fidanzamento e la fede portati via da un’abile truffatrice che conosceva tanti particolari riguardanti la vittima. Un episodio «doloroso, traumatico e che fa spavento» quello accaduto domenica mattina, in zona via Broseta a Bergamo, alla madre di Alessandra Gallone, esponente di punta di Forza Italia in Bergamasca, che racconta il fatto «affinché non accada più e per invitare tutti, soprattutto i più fiduciosi, a non dare la minima confidenza a chi non si conosce».

Informata dalla mamma lunedì, Gallone l’ha accompagnata dai carabinieri per presentare denuncia e ha allertato anche la polizia locale, al numero dedicato alle truffe. «Probabilmente la truffatrice frequentava la zona – esordisce – perché mentre mia mamma rientrava dalla passeggiata mattutina col cane l’ha chiamata per nome mentre era davanti al portone». La malvivente indossava mascherina e occhiali da sole. Ha iniziato a parlarle e poi «le ha fatto il nome del medico di base – prosegue Gallone – dicendo di essere la sostituta». Era gentile, al punto da dirle di essere andata in ambulatorio perché c’erano dei pazienti che avevano bisogno. «Tu come ti senti?», ha poi chiesto alla signora che ha ammesso qualche dolorino. La truffatrice ha quindi parlato «di una crema che aveva preso, e che poteva alleviare il dolore alle mani di mia mamma, invitandola a togliere gli anelli e l’orologio per evitare che si sporcassero mentre gliela metteva». I gioielli («erano regali di mio padre, un patrimonio affettivo più che economico, non se ne separava mai») sono stati avvolti in un fazzolettino. La truffatrice ha finto di metterli in tasca alla signora e poi «in un attimo si è allontanata dicendo che doveva riprendere la bici, invece è salita su una utilitaria nera». Solo il giorno dopo la 78enne ha avuto il coraggio di parlare di quanto accaduto e Alessandra Gallone l’ha accompagnata a denunciare.

L’appello

«Voglio invitare tutti a stare attenti, a non dare confidenza né in casa né fuori a persone che non ricordiamo di conoscere. È angosciante che questo fatto sia accaduto davanti al portone di casa, un’azione messa in atto scientemente».

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