Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 19 Dicembre 2025
Bergamo mappa il rischio degli alberi: una Carta per proteggere verde e cittadini
PALAFRIZZONI. Con oltre 43mila alberi sul territorio comunale, Bergamo è tra le prime città in Italia ad adottare la Carta della Vulnerabilità arborea: uno strumento scientifico innovativo che individua le zone più critiche, guida gli interventi di manutenzione e tutela il patrimonio verde senza ricorrere ad abbattimenti indiscriminati.
Bergamo conta un patrimonio arboreo stimato in circa 43mila alberi, una presenza diffusa che contribuisce in modo decisivo alla qualità della vita urbana ma che, in alcuni contesti, può trasformarsi anche in un fattore di rischio. Le zone più critiche sono quelle ad alta frequentazione – strade ad alto traffico, piazze, parchi urbani molto utilizzati, aree scolastiche – dove un eventuale cedimento di rami o alberi può avere conseguenze dirette sulla sicurezza di persone e beni. È proprio da questa consapevolezza che nasce la Carta della Vulnerabilità Arborea (CdV), uno strumento innovativo che colloca Bergamo tra le città più avanzate in Italia nella gestione del verde urbano.
Unicum in Italia insieme a Torino
Insieme a Torino, Bergamo è infatti l’unico Comune ad aver adottato una Carta della Vulnerabilità su scala cittadina, anticipando un percorso che è in fase di approvazione anche a Trento e Venezia. La CdV rappresenta una delle prime applicazioni comunali del Protocollo Aretè, una metodologia tecnico-scientifica che supera l’approccio tradizionale alla gestione degli alberi: non si valuta solo lo stato di salute della pianta, ma anche il contesto urbano, la presenza di «bersagli» e la frequentazione dei luoghi.
La Carta è una vera e propria mappa di zonizzazione del territorio comunale basata sui fattori di contatto e di danno. In questo modo si distinguono le aree in cui un albero può rappresentare un rischio reale da quelle in cui la sua presenza è pienamente compatibile. L’obiettivo è chiaro: evitare abbattimenti o potature preventive ingiustificate e concentrare risorse e interventi dove servono davvero, su basi scientifiche e oggettive.
Monitoraggio di 39mila alberi
Grazie alla CdV, il Comune può oggi monitorare e gestire in modo proattivo oltre 39.000 alberi, valorizzandone il ruolo ecologico, paesaggistico e sociale. La carta è articolata in sette classi di rischio, dalla massima vulnerabilità (colore viola) alla minima (blu), ed è il risultato di sei mesi di lavoro e di un investimento di 38.000 euro. Sono stati utilizzati dati territoriali e statistici, analisi avanzate come machine learning e sistemi GIS per la visualizzazione cartografica.
Il nuovo strumento si inserisce in un contesto che presenta ancora alcune criticità: l’ultimo censimento completo degli alberi risale al 2012 e oggi molte informazioni tecniche mancano o sono parziali. Proprio per colmare queste lacune, Bergamo ha avviato un percorso strutturato che prevede anche un Accordo Quadro triennale da 140.000 euro per indagini visive e fitosanitarie, con il supporto di agronomi qualificati.
«La Carta della Vulnerabilità è uno strumento scientifico innovativo che permette di censire gli alberi, manutenerli e stabilire priorità di trattamento», spiega l’assessora alla Transizione ecologica, Ambiente e verde Oriana Ruzzini. «Un albero ammalorato a bordo strada rappresenta un rischio maggiore rispetto a uno in mezzo a un prato. Con la Carta potremo garantire sicurezza e, allo stesso tempo, salvaguardare i benefici ecosistemici del verde». Uno strumento destinato a evolversi nel tempo e a diventare una base solida per le politiche ambientali e urbanistiche della Bergamo del futuro.
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