
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 02 Settembre 2025
Bergamo per la pace: il 6 settembre una maxi bandiera arcobaleno sulle Mura
L’INIZIATIVA. Sarà srotolata in tarda mattinata. Dalle 14.30 alle 17.30, in piazza Mascheroni, stand informativi, laboratori d’arte, letture, e racconti.
Bergamo
Una grandissima bandiera arcobaleno, simbolo di pace, sarà esposta dalla tarda mattinata di sabato 6 settembre dalle Mura di Bergamo, nei pressi di Porta San Giacomo. Una bandiera che vuole richiamare l’attenzione sui tanti conflitti che stanno dilaniando il mondo e che intende essere un messaggio di speranza. L’iniziativa è inserita nell’ambito di «Non stai dimenticando niente?», una manifestazione per la pace promossa da Acli Bergamo, Diocesi di Bergamo, Rete della pace e disarmo di Bergamo, Enti locali per la pace e l’assessorato alla Pace del Comune. Dalle 14.30 alle 17.30, in piazza Mascheroni in Città Alta, saranno allestiti stand informativi, e verranno proposti laboratori d’arte, letture, racconti per parlare di pace e dare voce a tanti conflitti poco noti.
«Conflitti di cui non si parla»
«Desideriamo coinvolgere la cittadinanza – spiega Stefano Remuzzi, direttore dell’ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo - per raccontare di conflitti di cui nessuno parla. Oltre a quelli più noti in Ucraina e in Palestina ricordiamo le guerre in Sud Sudan, Myanmar, Siria, Haiti, Burkina Faso, Kashmir, Nagorno Karabakh, Venezuela, Mozambico, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, al confine tra Cambogia-Thailandia».
Il Mese del Creato
L’iniziativa di sabato si inserisce nel programma del Mese del Creato che si celebra dal 1° settembre al 4 ottobre. Il 6 e il 7 settembre sono in programma la veglia ecumenica a Sotto il Monte e il pellegrinaggio notturno al Santuario della Cornabusa dove si celebrerà la messa per il Creato presieduta dal Vescovo Francesco Beschi e dove si vorrebbe portare la stessa bandiera della pace, per quanto impegnativo visto il peso e la grandezza (20m x 30m). «Ricordiamo che Papa Francesco e Papa Leone – aggiunge Remuzzi – hanno evidenziato nei loro messaggi che esiste una connessione tra questione climatica e guerre, che non solo provocano morti, ma anche la distruzione dell’ambiente e dei territori da cui poi le persone devono migrare. Avere cura delle persone significa anche avere cura del mondo».
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