Bergamo, Piazza Dante: si posa la pavimentazione, poi sarà la volta di alberi e fontana

Il cantiere Iniziato l’allestimento sui 4mila metri quadri. Pietra al centro, ai lati losanghe e cubetti di porfido. Otto carpini a corona del Tritone restaurato e aiuole.

«Piazza Dante minuto per minuto», l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini riusa il titolo famoso a indicare l’attenzione sul quadrilatero del centro che si sta ricomponendo. È infatti iniziata la posa della pavimentazione sui 4mila metri quadri dell’area, oggetto di un recupero da 1,4 milioni di euro, compreso il nuovo arredo.

Pietra e porfido sostituiranno l’asfalto, già rimosso per gli scavi e ormai solo un lontano ricordo. Pian piano torneranno al loro posto anche nuovi alberi e la fontana del Tritone restaurata, per ridare il colpo d’occhio completo. «Sopra» il Comune è all’opera per riconsegnare alla città lo spazio tra Procura e Sentierone entro maggio, «sotto» ci stanno pensando i privati a sistemare l’ex Diurno, che dovrebbe essere pronto per l’estate.

I piani stanno andando di pari passo. «La posa della nuova pavimentazione – precisa l’assessore Valesini – è iniziata dalla parte verso la Camera di Commercio. Sui due lati della piazza il disegno sarà a losanghe con all’interno dei cubetti di porfido. Al centro della piazza, invece, ci sarà una pavimentazione di pietra che richiama quella del Sentierone».

Gli step

Man mano che ci si avvicinerà al centro della piazza, s’incontreranno i nuovi otto carpini che faranno da corona alla restaurata fontana del Tritone. «Verso marzo-aprile, contestualmente all’avanzare della pavimentazione – precisa Valesini – si procederà alla ripiantumazione».

Gli otto alberi sono già stati scelti e sono curati in una vera e propria «nursery» in un vivaio, in attesa che arrivi il momento del trasferimento. «Non ci sarà l’effetto “stecchino” – assicura l’assessore –. I carpini sono già alti 5-6 metri». La «corona verde» attorno alla fontana avrà un diametro più largo, «per evitare che le piante soffrano come i precedenti olmi, che non affondavano più le radici in un terreno profondo ma sopra le coperture del Diurno, creando anche problemi di infiltrazioni». La superficie verde (grazie anche a nuove specie) sarà equivalente a quella pre-esistente. A completare l’arredo, sedute e illuminazione. «Ai lati verranno rimessi i lampioni storici, al centro ci sarà invece una nuova illuminazione», l’assessore continua la descrizione. Le uscite di sicurezza dell’ex Diurno sbucheranno sulla piazza attraverso scale con piccoli volumi vetrati, così come di vetro sarà il parapetto dell’ingresso principale allo spazio ipogeo, che avrà forma circolare e un impatto ridotto al minimo.

Il Sentierone

L’assessore Valesini si augura che l’effetto verrà apprezzato: «Magari adesso non si ha bene l’idea del risultato di piazza Dante, ma come per la parte già terminata del Sentierone, sono sicuro che l’accoglienza sarà positiva». Intanto prosegue il secondo lotto di riqualificazione del Sentierone, quello che interessa la parte tra piazza Cavour, Teatro Donizetti e Propilei, oggi recintata.

Dopo il restauro del monumento del Donizetti con il laghetto e l’allargamento delle aree verdi (da 2mila a 4mila metri quadri), il cantiere si è spostato verso Porta Nuova e viale Roma.

Il terzo lotto, invece, quello che riguarda piazza Matteotti e la nuova mobilità davanti a Palafrizzoni, ha ottenuto il finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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