
(Foto di Colleoni)
IL PELLEGRINAGGIO. Il Vescovo, Francesco Beschi, insieme a 150 fedeli bergamaschi in viaggio verso Roma, oggi ha fatto tappa a Bari.
Bari
«Cristo ci raduna in unità a partire dalle nostre infinite diversità. A volte, la diversità diventa motivo di disuguaglianze: invece la fede è capace di mantenere la ricchezza delle diversità richiamandole costantemente e ricomponendole nell’unità della stessa fede». Così il Vescovo di Bergamo Francesco Beschi ai 150 pellegrini riuniti mercoledì 9 luglio, nella basilica di San Nicola a Bari, per la terza Messa del pellegrinaggio diocesano giubilare.
Partito di prima mattina da San Giovanni Rotondo, il gruppo è giunto nel capoluogo della Puglia per una nuova tappa del cammino spirituale. Dopo aver visitato la città e l’interno della basilica di San Nicola, è stato il momento della celebrazione eucaristica. «La visita che stiamo compiendo credo che ci lasci questa impressione: proprio qui a Bari avvertiamo l’intensità e l’importanza della storia della Chiesa, che non è solo la storia dei suoi monumenti», ha detto monsignor Beschi, che ha focalizzato la sua omelia sull’importanza dell’unità.
«Sono passati 1.700 anni dal Concilio di Nicea, in cui venne stabilito il Credo, lo stesso che ripetiamo ogni domenica. Questo testo rimane e tutti i cristiani si riconoscono in questo Credo», che è quindi un segno di unità per tutti i credenti.
Il Vescovo ha quindi richiamato le parole con cui Papa Leone XIV ha inaugurato il proprio ministero: «Impegniamoci a fare delle nostre diversità un laboratorio di unità e comunione, di fraternità e riconciliazione». Durante la Messa è intervenuto inoltre l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, che ha accolto i fedeli con un caloroso saluto.
Il pomeriggio sarà dedicato alla visita di Alberobello, cittadina nota per i trulli, e in serata i pellegrini si sistemeranno in hotel a Bari.
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