Caffè amaro, la tazzina al bar
costa in media 1,14 euro

CAFFE’ AMARO. L’inflazione soffia anche su una delle abitudini più amate dagli italiani, quella del caffè al bar.

Tra 2021 e 2023, a Bergamo il costo di un espresso al banco è cresciuto del 16,3%, passando dalla vecchia media di 98 centesimi all’attuale prezzo di un euro e 14 centesimi in media. È la stima di una classifica stilata da Assoutenti tra le varie città d’Italia, sulla base di dati forniti dal ministero delle Imprese e del Made in Italy: in questi ultimi due anni, a livello nazionale, il prezzo di un caffè è aumentato dell’11,5%, con una forbice tra il +2,9% di Aosta e il +36% di Cosenza; la città più cara d’Italia è Bolzano (1,34 euro in media), la più conveniente è Messina (95 centesimi in media); Reggio Calabria e Catanzaro sono le altre due città dove la tazzina resta in media sotto l’euro.

«Prima il caro-bollette che ha portato a un’impennata dei costi per i pubblici esercizi, poi i rincari delle materie prime spinti dallo scoppio della guerra in Ucraina hanno determinato sensibili aumenti per le consumazioni nei bar italiani – spiega il vicepresidente di Assoutenti, Gabriele Melluso –. Incrementi che non sono rientrati nonostante la fine dell’emergenza energetica e quotazioni del caffè meno proibitive».

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