«Capitale», Bergamo e Brescia unite anche nell’accoglienza turistica

L’accordo . Città e province proposte come un’unica destinazione turistica Sito e logo dedicati. Agevolazioni alberghiere e «contaminazioni» a tavola.

Il riconoscimento di Capitale della Cultura 2023 unisce Bergamo e Brescia anche sul piano dell’ospitalità e dell’accoglienza. Le associazioni Confcommercio delle due province hanno deciso di unire gli sforzi per promuovere il territorio come un’unica destinazione turistica.

Un’unica destinazione turistica

Il nuovo sito, www.bergamobresciatour.it , raccoglierà tutti i pacchetti turistici, invitando turisti stranieri e visitatori italiani a scoprire i territori. La collaborazione tra queste realtà ha portato alla realizzazione di pacchetti turistici ed esperienze di visita che raccontano le due province. Per Bergamo gli itinerari toccano il capoluogo, i borghi storici della Valle Brembana e Valle Seriana, i castelli della Bassa e il romanico. A Brescia si spazia dal complesso di Santa Giulia alle colline della Franciacorta, fino alle sponde del lago d’Iseo, Monte Isola e i borghi del Sebino. Il progetto lega le due città e le due province come unica destinazione turistica, i pacchetti saranno promossi anche da Visit Bergamo. Federalberghi incentiverà invece le prenotazioni alberghiere dirette, come hanno ricordato Alessandro Capozzi e Alessandro Fantini, presidente degli albergatori di Bergamo e vicepresidente vicario del gruppo bresciano, anche tramite il portale «Italyhotels», dove le strutture ricettive potranno ricevere clienti senza dover pagare commissioni.

Un gemellaggio di gusto

Bergamo e Brescia saranno anche unite a tavola. I ristoranti hanno infatti scelto di scambiarsi i piatti tipici, contaminandoli con i prodotti di entrambi i territori. Ciascun ristoratore, come sottolineato dai rappresentanti dei ristoratori delle due realtà, Paolo Chiari e Francesca Porteri, sceglierà in autonomia come diventare protagonista mettendo in campo talento e creatività. Il coniglio alla Bergamasca, gli Scarpinocc di Parre, il brasato della Bassa e il ciareghì si cucineranno per tutto l’anno anche a Brescia, mentre a Bergamo sbarcheranno il manzo all’olio, i caponsei senza ali, i malfatti al Bagoss e la minestra di Mariconda. Nei prossimi mesi verranno infine organizzate cene a 4 mani con gli chef ambasciatori delle due città.

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