Capitale Cultura, due milioni di italiani pronti a visitare Bergamo e Brescia

L’indagine . Confcommercio segnala turismo in crescita nelle due città lombarde e nelle rispettive province. Ma perché il trend continui bisogna puntare sull’aumento dei giorni di permanenza dei visitatori.

Quasi 4 Italiani su 10 sanno che Bergamo e Brescia quest’anno sono «Capitale italiana della cultura». E sono 2 milioni gli italiani di età compresa tra 18 e 74 anni che, nel 2023, dichiarano di avere intenzione di visitare le due città, con una spesa media pro capite prevista di 350 euro, e - anche se la metà di questi prevede di fare un’escursione in giornata e un ulteriore 13% non sa se pernotterà o meno a destinazione - il risultato sarebbe un raddoppio degli arrivi domestici nelle strutture turistiche rispetto al 2019.

Al top gli arrivi dal Nord Italia

Sono maggio e giugno i mesi considerati ideali per visitare le due città e, considerato che tanto la festa dei lavoratori quanto quella della Repubblica cadono a ridosso del fine settimana, faranno un week-end lungo. Obiettivo principale dei turisti è la visita a musei e luoghi significativi, seguito dalla degustazione di prodotti tipici. Il 36% degli intervistati dichiara che intende assistere agli eventi e spettacoli organizzati per l’occasione. I viaggiatori del Nord-Ovest e Nord–Est saranno quasi 3 su 4, ma il 18% verrà da Sud e Isole, programmando probabilmente qualche pernottamento in più a destinazione, soprattutto per quel 50% che andrà appositamente a Bergamo e Brescia.

Attrattività culturali, ristorazione e shopping le carte da giocare secondo Confcommercio per risultati duraturi nel tempo

«Puntare sul marketing»

Sono i risultati di un’indagine condotta a fine febbraio dall’Osservatorio sul Turismo di Confcommercio, realizzato da SWG, che dedica un focus a Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura per il 2023. Le due città lombarde registravano, nel 2019, poco meno di 660.000 arrivi e oltre 1,3 milioni di presenze turistiche, con un trend di crescita interrotto nel 2020 dalla pandemia. «Si tratta di una buona base di visitatori, confermata anche dai dati che ci arrivano dai nostri ristoratori ed albergatori, che dimostra come i nostri territori siano attrattivi. Siamo certi di fare ancora meglio mediante strategie di marketing che riguardino non solo le nostre attrattività culturali ma anche le nostre peculiarità a livello imprenditoriale, sia nel settore della ristorazione, sia in quello dello shopping nei nostri centri storici» commenta il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti.

L’obiettivo è aumentare l’attuale presenza media dei visitatori nelle due città e nelle rispettive province

«Un investimento per il futuro»

«Sarà un anno importante soprattutto in termini di presenze, che dovrà rappresentare però al tempo stesso un investimento per il futuro oltre che un banco di prova per tutto il comparto dell’ospitalità- nota Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Il rafforzamento delle destinazioni, attraverso la promozione condivisa con due territori, e lo sviluppo del turismo incoming ci dovrebbero consentire di aumentare la presenza media nelle due città e province. L’apprezzamento di Bergamo e Brescia come destinazioni che emerge dalla ricerca Confcommercio tra potenziali visitatori andrà ripagato da un nostro ancora maggiore impegno nell’accoglienza e nell’ospitalità, dai tavoli di bar e ristoranti agli hotel ai negozi».

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