Caro energia, Palafrizzoni spenderà 1,5 milioni in più

Le previsioni degli uffici Si aggiungeranno ai 2,6 milioni del consolidato. L’assessore Brembilla: «Un disastro senza cali o interventi del Governo».

Considerando il caro energia subito fino ad oggi dalle casse comunali e se il trend delle bollette al rialzo andasse avanti a oltranza, il Comune di Bergamo alla fine dell’anno spenderebbe 1,5 milioni di euro in più rispetto allo storico consolidato di 2,6 milioni. Un aumento che dalla casa comunale sperano possa essere scongiurato, «queste sono solo previsioni calcolate dagli uffici con i costi energetici attuali - precisa l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla -. Se fossero confermate, queste cifre ci metterebbero in ginocchio, l’auspicio è che i prezzi possano diminuire o che il Governo intervenga. Con la drammatica guerra in Ucraina in corso è difficile fare valutazioni».

Interrogazione

Già nel bilancio di previsione 2022/24 approvato nei giorni scorsi il Comune ha inserito un’extra spesa di 800mila euro per l’illuminazione pubblica. A chiedere ulteriori informazioni su «una maggiore spesa per illuminazione e riscaldamento delle strutture comunali derivante dal caro bollette» è il consigliere di Fratelli d’Italia, Filippo Bianchi, tramite un’interrogazione scritta. Il consigliere chiede lumi anche sul rincaro carburante e le ripercussioni sul parco auto comunale e, ancora, se «sono allo studio ulteriori interventi per contenere i costi». Una questione quanto mai attuale, sollevata dallo stesso premier Mario Draghi nei giorni scorsi, quando, alla sua maggioranza e al Paese ha chiesto: «Preferiamo la pace o stare con il condizionatore acceso?».

La stretta di un grado

Intanto, giovedì, la commissione Ambiente e Attività produttive della Camera ha approvato un emendamento al Decreto energia che introduce dal 1° maggio (e fino al 31 marzo 2023) la stretta di un grado sui consumi energetici per tutti gli edifici di pubblica amministrazione (ospedali esclusi): divieto di portare i condizionatori sotto i 27 gradi e i termosifoni sopra i 19 (con due gradi di tolleranza). Sulla novità la Giunta non si è ancora confrontata, ma l’assessore ai Lavori pubblici, in virtù della razionalizzazione in corso da qualche anno, sposa la linea dell’austerity: «Vista la situazione serve un po’ di sacrificio, anche perché l’alternativa è mettere mano al portafoglio - chiosa -. Il Comune di Bergamo tra l’altro è già molto attento da questo punto di vista: nel mio ufficio già ho impostato i 19 gradi. In ogni caso, tutti saremo ancora più attenti».

Strategie di risparmio

Rispondendo al consigliere Bianchi, l’assessore ricorda le strategie di risparmio messe già in atto: «Gli immobili comunali sono dotati di caldaie a condensazione con valvole termostatiche e con elementi tecnologici ad alta efficienza energetica. Dove possibile, è stata attivata una compartimentazione dei locali, per evitare il riscaldamento di un intero immobile in caso di utilizzo di una singola porzione». E ancora, sul rifornimento carburanti: «Pur constatando un aumento del prezzo al litro, c’è stata una razionalizzazione dell’utilizzo dei mezzi stessi, che ha determinato un risparmio dei consumi di circa 1.400 litri mensili». Infine una chiosa, sui futuri scenari, da parte dell’assessore Brembilla: «Molto dipenderà anche dalla durata del drammatico conflitto tra Russia e Ucraina – osserva – anche se credo che tutti siamo molto più preoccupati per gli aspetti umanitari rispetto a quelli economici, che pure hanno la loro importanza».

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