Cimici dei letti, a Bergamo segnalazioni già nel 2004: «Ma i casi sono sporadici»

L’ALLERTA. Gli insetti si nascondono nei materassi, l’infestazione con il trasporto passivo tramite lenzuola o valigie. Le indicazioni dell’Ats.

A Parigi è ormai psicosi, ora circolano video di cimici dei letti anche a Milano. A Bergamo arrivano chiarimenti dall’Ats. l’Agenzia di tutela della salute: «A Bergamo il primo caso della “nuova presenza” di infestazione si è registrato nel 2004. Da allora, i casi sono tendenzialmente sporadici». E si specifica che l’Agenzia di tutela sul tema effettua attività di informazione, ma non interventi di disinfestazione. «In caso di necessità di determinare entomologicamente la problematica – specificano dall’Agenzia di tutela dalla salute -, l’Ats di Bergamo svolge l’attività in collaborazione con il Museo di Scienze maturali».

Attenzione alle valigie

Il ciclo di sviluppo della Cimex lectularius – il nome scientifico delle cimici dei letti – «si svolge sempre in prossimità dei siti frequentati dall’ospite a sangue caldo. La femmina depone le uova nelle anfrattuosità offerte dagli ambienti domestici e dall’arredamento, in particolare incollandole alle fibre tessili di imbottiture, cuciture dei materassi/poltrone. La schiusa delle uova dipende dalla temperatura: è inibita a valori superiori ai 37 gradi o inferiori ai 13 gradi. L’infestazione degli ambienti avviene per eventi del tutto accidentali, con il trasporto passivo del parassita tramite la biancheria (lenzuola, cuscini, federe), i bagagli (dopo pernottamenti in un ambiente infestato)».

La puntura

La puntura delle cimici, spiega l’Ats, è causa di fenomeni infiammatori e/o allergici, conseguenti dall’inoculazione dell’anticoagulante/anestetico contenuto nella saliva dell’insetto, associati alla formazione di un edema e un eritema localizzato e, naturalmente, pruriginoso».

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