Cinema, un’altra chiusura a Bergamo
Addio allo storico San Marco

Come si sa in questo periodo le sale cinematografiche sono chiuse. Ma in questo caso il virus non c’entra: il Cinema San Marco di piazza della Repubblica a Bergamo chiude definitivamente i battenti: da anni lavorava in perdita.

Ne parliamo con Michele Nolli che ha ereditato la sala (insieme al Capitol di via Tasso) dallo zio, l’indimenticato Piercarlo Nolli, fondatore di Lab 80, di Esterno Notte e di Bergamo Film Meeting, tra le altre cose e, appunto, esercente, avendo gestito negli anni il Cinema Alba di Valtesse, il Capitol, il Nuovo di largo Belotti e il San Marco. «Da un paio di anni lavoravamo in perdita, da quando, soprattutto, è stato aperto l’Uci di Orio e quindi a malincuore, e questo lo sottolineo perché mi dispiace molto, abbiamo dovuto fare questa scelta che era impossibile non fare dati i costi di gestione ormai insostenibili».

«La sosta a pagamento»

«Il problema è che la programmazione della sala era principalmente incentrata sui film commerciali, più o meno gli stessi delle sale Uci. Una concorrenza che non siamo più riusciti a gestire anche per i problemi di parcheggio in centro città soprattutto da quando sono a pagamento anche durante i giorni festivi».

Una concorrenza, quella dei multiplex che però non ha toccato una sala come quella del Capitol: «Non ne ha risentito – prosegue Nolli - perché ha una programmazione diversa, più incentrata sui film di qualità, rivolta ad un pubblico più affezionato ad un certo tipo di film, pubblico che non se n’è andato ed è rimasto fedele». «Tornando al san Marco – spiega Nolli – per quanto, ripeto, dolorosa, è stata una scelta condivisa con la proprietà anche perché il mercato va in una certa direzione. Cosa entrerà al posto delle due sale non lo sappiamo ancora, probabilmente uffici».

«Certo – prosegue Michele Nolli – fossimo stati proprietari dei muri sarebbe stato un discorso del tutto diverso ma, ripeto, la concorrenze dei multiplex, i problemi di parcheggio, aggiungiamo che il mercato del commedie italiane che erano i film classici di una sala come il san Marco, negli ultimi anni è andato al ribasso sia come qualità che come incassi, la situazione non era davvero più sostenibile. È una cosa anche per me molto triste però cercheremo di rimediare. L’idea, ma è ancora tutta in fase di studio, è quella di ampliare il Cinema Capitol, soluzione che dovrebbe, almeno in parte, sopperire alla chiusura del San Marco. Ci sono allo studio alcune ipotesi per creare una sala in più al Capitol in modo tale che l’offerta cinematografica cittadina non soffra molto della chiusura delle due sale del San Marco».

Ristrutturato nel 2007

Nato sulle ceneri del vecchio, glorioso San Marco (che al piano sottostante ospitava anche il Cinema Arlecchino), quello attuale è frutto dalla ristrutturazione avvenuta nel 2007. In pratica della vecchia struttura, il vero «salotto» cinematografico cittadino, è stata riutilizzata solo quella che era la «galleria» del vecchio cinema, sdoppiata, appunto, in due salette. «Per tanti anni ha avuto un suo perché – conclude amaramente Noli – ma non potevamo più continuare a lavorare in perdita».

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