Colognola, riaperta in anticipo la «bretella» fra l’asse e la circonvallazione

CITTÀ. Torna percorribile il tratto che collega il rondò di Colognola alla Paltriniano in direzione Campagnola.

Con tre giorni d’anticipo rispetto alle previsioni, ha riaperto venerdì 4 agosto la bretella che si stacca dall’asse interurbano, dopo il sottopasso di Colognola, per collegarsi con la circonvallazione Paltriniano, in direzione di Campagnola. Dal 24 luglio era entrato infatti in vigore, fino a lunedì 7 agosto, il divieto di transito su questo tratto in modo da consentire lo svolgimento del cantiere per la riqualificazione dello svincolo autostradale (dove si sta realizzando la rotatoria) con l’allargamento della strada e il prolungamento del sottopasso esistente. Per quasi due settimane la chiusura del collegamento tra l’ex strada statale 671 e la circonvallazione ha privato gli automobilisti bergamaschi della possibilità di raggiungere il centro città dal rondò di Campagnola, attraverso via san Giovanni Bosco. E proprio per questo sono stati individuati percorsi alternativi, con il traffico deviato lungo la circonvallazione Leuceriano a Longuelo, via Moroni al Villaggio degli Sposi, via San Bernardino, via Zanica e, infine, via per Orio all’altezza della rotatoria con l’ex statale 591bis.

La grande novità, studiata dal coordinamento aperto tra Comune, Provincia, direzione dei lavori, Polizia locale, Polizia stradale e imprese per monitorare le deviazioni e la distribuzione del traffico nell’area circostante, è stata proprio quella di aprire temporaneamente la Ztl di via per Orio, con i cartelli del divieto di transito momentaneamente sbarrati. Con il traffico alleggerito dal periodo estivo, e la città che si sta svuotando per le ferie, i disagi in questi giorni sono stati relativamente contenuti. Anche se, soprattutto negli orari di punta, si sono registrate lunghe code di auto sull’asse, lungo via Carducci e via San Bernardino, con un maggiore flusso di mezzi in via per Orio. E ora, grazie alla riapertura delle bretella con tre giorni d’anticipo rispetto all’ordinanza, s’è semplificato l’accesso delle macchine a Bergamo, percorso da tempo disseminato di interruzioni e deviazioni per i lavori in corso.

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