Conservatorio e Accademia si fondono, nasce il primo Politecnico delle arti d’Italia

Bergamo . L’Istituto Donizetti e la scuola di belle arti della Carrara danno vita al polo statale. Beschi: «Offerta formativa unica». Poli: «Studenti in crescita».

L’Istituto Superiore di Studi Musicali «Gaetano Donizetti» di Bergamo - che nasce nel 1806 per volontà di Johann Simon Mayr e che vanta fra i primissimi allievi proprio Gaetano Donizetti – e l’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara (fondata nel 1794) si fondono e danno vita, dal primo gennaio 2023, al primo Politecnico delle Arti del nostro Paese.

Un’idea nata alcuni anni fa, nel 2015, da un’esigenza indicata dal Comune di costituzione di un unico polo artistico e creativo, di razionalizzazione e di efficientamento dell’apparato di due dei più importanti poli di alta formazione della città di Bergamo e che arriva a compimento in concomitanza con l’appuntamento di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Il progetto si è negli ultimi anni molto ampliato, puntando a un sostanziale miglioramento della qualità della ricerca artistica e dell’ottimizzazione dell’utilizzo delle strutture e delle risorse. «Il Politecnico delle arti – sottolinea il Direttore del “Donizetti” Emanuele Beschi –, così come previsto dalla legge 508 del 1999, offre al territorio un’offerta formativa Afam completa e unica, ponendosi in posizione di attrattività per il sistema regionale con un rilevante bacino di utenza, oltre a permettere l’aggregazione in un unico soggetto giuridico del Conservatorio e dell’Accademia, come garanzia di maggiore efficienza ed efficacia economica del sistema, sostenibile anche nel lungo periodo».

«Si tratta di una fusione importante, anche per i crescenti numeri previsti nei prossimi anni di istruzione – ha spiegato Loredana Poli, assessora all’Istruzione del Comune di Bergamo –. Oggi l’Accademia conta circa 150 studenti, suddivisi in due corsi di primo livello, ovvero arti visive e nuove tecnologie. La previsione per il prossimo anno accademico è di raggiungere quota 200 studenti, grazie all’avvio di due nuovi corsi biennali di laurea specialistica in pittura e in arti e culture multimediali. Per il biennio poi 2023-2024 la stima è di raggiungere 250 studenti e di inserire anche il nuovo corso di progettazione artistica per l’impresa, studiata dall’Accademia insieme al Kilometro Rosso per far convergere la produzione del mondo artistico con quella dell’impresa. Grazie a questa operazione, dei circa 30 docenti presenti, 21 saranno assunti con contratto di livello universitario direttamente dallo Stato, mentre gli altri saranno assunti dal Politecnico delle Arti uscendo così dalla struttura tecnica del Comune. E salirà a 11 il numero degli operatori e degli amministrativi che andranno a comporre la segreteria di un unico comprensorio».

La collaborazione

La fusione tramite accorpamento tra l’Istituto Superiore di Studi Musicali e l’Accademia di Belle Arti può portare a collaborazioni significative, nell’ambito della didattica. Il quadro d’insieme delle attività formative proposte nell’ambito degli insegnamenti obbligatori e facoltativi predisposti nel piano di studi, configura un percorso formativo di alto profilo professionale. Tra le possibili sinergie ci sono: approfondimenti artistici in tutti i settori della musica e dell’arte applicata e realtà tecnologico-multimediale della contemporaneità (Coreografie per teatro, cinema, audiovisivi, etc.); condivisioni di strumenti culturali e metodologie appropriate per l’indagine e la ricerca nell’ambito della teoria e dell’analisi compositiva e in generale dei fenomeni collegati al divenire del linguaggio nella contemporaneità; condivisioni di strumenti metodologici e critici; rafforzamento della capacità nell’uso dei principali mezzi musicali e visual informatici con particolare riferimento alle tecnologie informatiche audiovideo e agli editor musicali e grafici, nell’elaborazione e sviluppo informatico della grafia musicale, nonché nella comunicazione multimediale e nella gestione dell’informazione, negli ambiti specifici di competenza; realizzazione dal vivo di eventi artistici pittorico/musicali con eventuali interventi multimediali.

Il Politecnico delle Arti statale

Il nuovo Politecnico delle Arti di Bergamo fa parte della lista dei 17 Istituti superiori di studi musicali e delle 5 Accademie di Belle Arti legalmente riconosciute che sono divenute ufficialmente istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica di Stato dal primo gennaio di quest’anno.

A disporlo sono stati i decreti firmati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nei mesi scorsi. Entro il primo triennio di attività dell’istituzione statizzata (2023-2025), su richiesta del Ministero, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) effettuerà una valutazione sulla adeguatezza delle risorse strutturali, finanziarie e di personale in relazione all’ampiezza dell’offerta formativa e degli studenti iscritti. In caso di esito positivo, le successive valutazioni saranno svolte secondo le stesse modalità e procedure previste per le altre Istituzioni statali.

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