Consorzio di bonifica, tariffe su del 10% E i bollettini per il pagamento sono in ritardo

Carovita. L’aumento legato al caro bollette. I 290mila cedolini in scadenza alla fine di aprile stanno arrivando in questi giorni. Potranno essere saldati senza penali entro maggio.

Aumenti in arrivo con i bollettini del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca. Un recapito che sta subendo dei ritardi, «a seguito di alcune criticità operative postali» fanno sapere dall’ente che gestisce la rete di canali irrigui lungo circa 2.570 chilometri. Il grosso degli avvisi è in consegna in questi giorni, circa 240mila buste dove il costo del servizio sarà più salato, un rincaro del 10%. «Si tratta soprattutto di avvisi mono-rata (l’utente paga in una sola soluzione, ndr), in tutto gli avvisi che abbiamo fatto partire sono circa 290mila» spiega Franco Gatti, presidente del Consorzio. Che non nasconde il boom di telefonate giunte al centralino: «Siamo stati subissati, gli utenti chiedevano perché l’avviso di pagamento non fosse ancora stato recapitato, dato che normalmente il termine è il 30 aprile. Questo ci ha anche fatto piacere, significa che i contribuenti ci tengono a pagare quanto dovuto per il servizio erogato. Spiace per i ritardi che si stanno riscontrando e ce ne scusiamo».

Nessuna penale

Le buste sono in consegna proprio in questi giorni, l’invito di Gatti è «di pagare appena possibile, senza temere il ritardo rispetto a quanto scritto nell’avviso di pagamento, dove non si tiene conto dei problemi avuti con il servizio postale, successivi all’invio». Niente penali in vista dunque: «Data l’inusualità della situazione che sta ingenerando disagi all’utenza – spiega in una nota l’ente - il Consorzio ha deciso straordinariamente di acconsentire alla corresponsione degli avvisi di pagamento dell’anno 2023, in scadenza al 30 aprile 2023, nel mese di maggio 2023 senza alcun aggravio od onere aggiuntivo». Nella bolletta ritardataria ci sarà anche l’aumento, mediamente il 10% in più rispetto a quella dello scorso anno. Un balzello dettato dal caro bollette. O meglio, un effetto a cascata dell’aumento dei costi dell’energia e dei carburanti.

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