
(Foto di Bedolis)
Il cantiere in Città Alta Non si interveniva radicalmente dagli anni ’50. I tecnici: lavoro certosino, ogni tassello sagomato a mano e posato a «lisca di pesce». Brembilla: «Buon risultato».
In un paziente lavoro di scuci-cuci, le maestranze stanno ricollocando gli «smolleri» di porfido lungo la Corsarola, da piazza Mascheroni al sagrato della chiesa di Sant’Agata nel Carmine. Ogni pietra viene rimossa, pulita e riposizionata, creando il tradizionale disegno a lisca di pesce, proprio come era stato fatto circa 70 anni fa. Da allora, la pavimentazione della via principale di Bergamo Alta (il «decumano massimo» in epoca romana), non era più stata toccata, se non rattoppata qua e là in situazioni di emergenza.
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