Covid, contagi oltre quota 40 mila
La curva punta verso l’alto

«Un lento e progressivo peggioramento, 2.300 focolai attivi». Ma nelle ultime 24 ore sono stati fatti 100.607 tamponi.

Altri 1.452 casi e 12 vittime in un solo giorno. Ma soprattutto gli attualmente positivi al Covid che superano per la prima volta da oltre tre mesi la soglia dei 40 mila: era dall’inizio di giugno che non si registravano numeri così alti. Il bollettino quotidiano del ministero della Salute conferma come il virus continui a diffondersi determinando quello che l’ultimo monitoraggio della cabina di regia ha definito un «lento e progressivo peggioramento». Con quasi 2.300 focolai attivi e una situazione simile - per numeri - a quella che c’era prima dell’estate, anche se il nostro Paese è messo meglio di tanti altri nel mondo, a partire dai vicini Francia e Spagna.

I dati dicono che nelle ultime 24 ore sono stati fatti 100.607 tamponi - che non è record ma è un numero che è pur sempre tra i più alti dall’inizio dell’emergenza - 20mila più di ieri quando i casi sono stati 1.229. E a proposito di test è in arrivo un nuovo strumento diagnostico della Menarini Diagnostics che in 12 minuti è in grado di rilevare sia se una persona è positiva al virus sia, quale sia la sua carica virale e se abbia sviluppato gli anticorpi. I 1.452 nuovi contagi di ieri rappresentano dunque un aumento che è dovuto sostanzialmente al maggior numero di test e lo dimostra anche il rapporto tra contagiati e tamponi effettuati che è sceso a 1,44%, ai livelli dell’inizio della settimana scorsa dopo esser salito fino al 2,2%. In leggera crescita è anche l’incremento delle vittime: 12 nelle ultime 24 ore (martedì erano state 9) che portano il totale a 36.645. Tra queste ci sono 177 medici, l’ultimo, dice la Federazione nazionale (Fnomceo), è l’urologo Paolo Marandola, che era attivo in Zambia dove stava studiando proprio il Covid 19. Il bollettino conferma anche una situazione che si ripete ormai da settimane: la crescita costante dei focolai (ieri sono stati individuati 9 positivi nell’ospedale di Castelfranco Veneto), dei malati - altri 820 in un solo giorno per un totale di 40.532 - dei ricoverati nei reparti ordinari (2.285, 63 in più rispetto a ieri) e dei pazienti in terapia intensiva che ora sono 207 (6 più di ieri), quanti ce ne erano il 15 giugno. Andando a guardare i dati relativi alle singole regioni, cominciano a preoccupare quelli che riguardano il Sud. La Campania è ieri la prima per numero di contagi, con 186 nuovi casi in 24 ore e diversi focolai tra cui uno nella Polizia municipale di Napoli che ha costretto un’intera unità operativa - quella di San Lorenzo, la più grande della città - a chiudere, con 14 vigili positivi e altri 150 in quarantena. Poi c’è la Puglia, che anche ieri ha fatto segnare più di cento contagi e nell’ultimo monitoraggio aveva l’indice Rt all’1,21, il più alto d’Italia dopo quello della provincia di Trento e della Sardegna.

Solo il focolaio che è partito da una ditta ortofrutticola di Polignano a Mare, che conta al momento circa 200 positivi, si è esteso a una dozzina di comuni

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