Covid in Bergamasca, incidenza in crescita - Ecco perchè

L’analisi Il tasso di incidenza nella settimana dal 15 al 21 giugno è pari a 198 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 1,98 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni), contro i 131 della scorsa settimana, gli 85 di
due settimane fa, i 101 di tre settimane or sono e i 172 di un mese fa.

Nella settimana osservata si conferma quindi il trend in crescita della curva pandemica relativamente ai casi incidenti: «Tale tendenza è in linea con l’andamento nazionale e regionale» spiegano Alberto Zucchi, Elvira Beato, Roberta Ciampichini e Giacomo Crotti del Servizio epidemiologico di Ats Bergamo: «Lo scostamento rispetto alla precedente settimana è, infatti, pari a +745 nuovi casi assoluti negli ultimi 7 giorni, pari a 50,3% rispetto alla settimana scorsa (contro i + 588, pari a +55,5% rispetto alla settimana precedente, i -188 nuovi casi assoluti, pari a -16,5% di due settimane fa, i - 793, pari a -41,0% di tre settimane fa, i -1.257, pari a -39,4% di un mese fa).

Negli ultimi 7 giorni la media giornaliera dei casi incidenti è ulteriormente salita a 318 contro i 211 della scorsa settimana (136 di due settimane fa, i 163 di tre settimane or sono, 276 di un mese fa). Dopo cinque settimane di trend in decrescita dell’incidenza settimanale, con una frenata nella discesa registrata due settimane fa, negli ultimi 7 giorni i numeri assoluti e il tasso di incidenza confermano i valori di crescita già rilevati la scorsa settimana. «A fronte dell’andamento della curva e della verosimile sottostima dei dati di positività che portano, come già affermato, a supporre che i casi reali possano essere più numerosi, per le motivazioni più volte espresse: chiusura dello stato formale di emergenza e il termine della obbligatorietà del Green Pass sono verosimilmente esitati in una riduzione del ricorso ai tamponi per accertare una situazione di positività in presenza di sintomi compatibili con Covid19), si ritiene utile continuare a mantenere il costante monitoraggio dell’andamento epidemico».

Tutti gli Ambiti presentano valori in crescita

Per quanto concerne il territorio provinciale, anche questa settimana nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free (nessun nuovo caso positivo negli ultimi 7 giorni). Anche nella settimana osservata, come nella precedente, tutti gli Ambiti presentano valori in crescita. I territori con tassi di incidenza superiori alla media provinciale (198 nuovi casi per 100.000 abitanti) sono 5: Bergamo (255 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a +58,8% rispetto alla settimana precedente), Romano di Lombardia (221, +62,4%), Isola Bergamasca (219, +61,5%), Treviglio (215, +35,2%). In linea con la media provinciale sono 2 Ambiti Territoriali: Valle Cavallina (203 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a +60.0% rispetto alla settimana precedente), Seriate (195, +24,2%).

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I territori con incidenza inferiore alla media provinciale

I territori con valori di incidenza inferiori alla media provinciale sono 7: Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (93 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a +56,0% rispetto alla settimana precedente), Monte Bronzone - Basso Sebino (135, +32,6%), %), Grumello del Monte (135, +35,3%), Valle Brembana (135, +83,3%), Valle Imagna e Villa d’Almè (153, +24,2%), ), Valle Seriana (162, +68,1), Alto Sebino (168 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a +4,1% rispetto alla settimana precedente).

I Comuni con 0 (zero) nuovi casi negli ultimi 7 giorni sono 49, pari al 20,2% sul totale dei comuni bergamaschi (erano 60 la scorsa settimana, 80 due settimane fa, 62 tre settimane or sono e 43 un mese fa), appartenenti a 10 Ambiti Territoriali (9 la scorsa settimana): 22 afferenti all’Ambito Valle Brembana (Algua, Averara, Blello, Bracca, Camerata Cornello, Cassiglio, Cornalba, Dossena, Foppolo, Lenna, Mezzoldo, Moio de Calvi, Oltre il Colle, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Taleggio, Valleve, Valnegra, Valtorta), 9 all’Ambito Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (Ardesio, Azzone, Gromo, Oltressenda Alta, Oneta, Ponte Nossa, Schilpario, Songavazzo, Valbondione), 4 all’Ambito Valle Imagna e Villa d’Almè (Brumano, Corna Imagna, Costa Valle Imagna, Fuipiano Valle Imagna), 3 all’Ambito Valle Cavallina (Bianzano, Gaverina Terme, Spinone al Lago), 3 all’Ambito Monte Bronzone - Basso Sebino (Gandosso, Parzanica; Vigolo), 3 all’Ambito Alto Sebino (Bossico, Fonteno, Riva di Solto), 2 all’Ambito Valle Seriana (Aviatico, Selvino), 1 all’Ambito Isola Bergamasca (Presezzo), 1 all’Ambito di Treviglio (Arzago d’Adda), 1 all’Ambito Romano di Lombardia.

«A fronte di segnali di crescita dell’incidenza registrati anche negli ultimi 7 giorni gli indicatori più solidi a cui porre attenzione evidenziano: una crescita dell’indice di trasmissibilità (RdT) pari a 1,10 che rimane sostanzialmente stabile rispetto al valore della scorsa settimana (1,08 la scorsa settimana), risultando lievemente sopra soglia critica (che ricordiamo essere pari ad 1); un impatto sui ricoveri che vede una crescita dei ricoveri ordinari (da 34 della scorsa settimana a 44) e una lievissima variazione di quelli nelle terapie intensive (da 1 a 2)» spiegano da Ats.

L’incremento dell’incidenza rispecchia, come tendenza, la situazione regionale e nazionale e, come riportato la scorsa settimana, può essere verosimilmente legata alla concomitanza di due fattori: l’allentamento delle misure precauzionali e la presenza di una variante dalle caratteristiche di contagiosità maggiori

In sintesi, la curva epidemica negli ultimi 7 giorni conferma i segnali di crescita dell’incidenza di nuovi casi rilevati a partire dalla scorsa settimana, un valore di RdT che torna ad essere leggermente sopra soglia, ma, ad oggi, una situazione rassicurante sul fronte dall’impatto sui ricoveri in Terapia Intensiva e una crescita di quelli Ordinari (verosimilmente ascrivibile al tempo di latenza tra l’incremento dell’incidenza rilevato a partire dalla scorsa settimana e l’impatto sui ricoveri). È bene ricordare che il dato non si riferisce alle persone ricoverate per patologie Covid19 correlate (di cui non è disponibile il dato in tempo reale), ma alle persone risultate positive all’atto del ricovero per qualsiasi patologia o durante il ricovero stesso.

L’incremento dell’incidenza rispecchia, come tendenza, la situazione regionale e nazionale e, come riportato la scorsa settimana, può essere verosimilmente legata alla concomitanza di due fattori: l’allentamento delle misure precauzionali e la presenza di una variante dalle caratteristiche di contagiosità maggiori. «T ale variante si sta, come prevedibile, diffondendo a notevole velocità. La crescita dell’incidenza dei contagi Covid rilevata anche nella nostra provincia, come in Lombardia, nell’intero Paese e in Europa, con un indice di contagiosità/Rdt che torna, anche se di poco, a superare il valore di soglia (pari a 1), ci spinge a insistere nell’affermare l’importanza di assumere atteggiamenti di prudenza. Sottolineiamo che il virus non solo è ancora in circolazione, ma che, come detto, presenta caratteristiche di contagiosità più sviluppate».

Le raccomandazioni

È pertanto fondamentale, in linea con le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive indicate, ed in particolare: distanziamento interpersonale, uso della mascherina nelle situazioni e nei contesti raccomandati, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento. L’uso delle mascherine negli ambienti affollati è una precauzione che costa poco e aiuta a contenere i contagi e il rischio di malattia. Una buona pratica, ormai appresa, che può essere mantenuta e raccomandata, in queste circostanze, senza troppa fatica. Il Servizio Epidemiologico di ATS ricorda, inoltre, che l’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano, come le evidenze hanno dimostrato, strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia (ricoveri ordinari e soprattutto in terapia intensiva).

«Si ricorda, a tal proposito, che dal 12 aprile 2022 i cittadini di età pari o superiore a 80 anni e le persone di età pari o superiore ai 60 anni con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti/preesistenti, possono prenotare l’appuntamento per la quarta dose (seconda dose di richiamo) di vaccino anti Covid-19, fondamentale per la loro protezione» concludono da Ats.

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