Covid, primo calo di contagi dopo 5 settimane. In miglioramento 10 Ambiti su 14

I numeri della settimana. Zucchi: «La curva relativa a questa ondata ha raggiunto e superato il suo picco». I Comuni covid free però sono ancora solo 18. Il tasso di incidenza settimanale scende da 476 a 433.

Cinque settimane dopo, riecco il segno meno. La curva nella Bergamasca torna a scendere, con i contagi settimanali in calo del 9%: negli ultimi sette giorni fra città e provincia sono stati accertati 4.877 nuovi positivi al Covid-19, contro i 5.358 rilevati fra il 5 e l’11 ottobre.

Una prima incoraggiante sforbiciata che arriva dopo un trend in costante aumento avviato a metà dello scorso settembre, ben oltre un mese fa. Più che ottimisti gli epidemiologi di Ats Bergamo, che dal 2020 non hanno mai smesso di monitorare l’andamento della curva sul territorio: secondo gli esperti guidati dal direttore del Servizio epidemiologico Alberto Zucchi «la curva relativa a questa ondata ha raggiunto e superato il suo picco.

La durata della fase di plateau, prima di osservare un decremento consolidato, non è al momento prevedibile con certezza». E a proposito di plateau: i primi segnali di raffreddamento della crescita s’erano già intravisti fra il 5 e l’11 ottobre, quando il rialzo – il quinto consecutivo – aveva iniziato a frenare. Per dirla in percentuali: dopo l’aumento di casi del 5,6% (7-13 settembre), poi del 20,6% (14-20 settembre), quindi del 31,7% (21-27 settembre) e del 40% (28 settembre-4 ottobre), fra il 5 e l’11 ottobre si è registrata la prima frenata con una crescita del 24,5% fino al calo del 9% di settimana scorsa.

«La durata del periodo di plateau non è al momento prevedibile con certezza»

Calo che si registra, di riflesso, anche in un altro parametro cardine della pandemia, ovvero il tasso d’incidenza settimanale: l’indicatore scende a quota 433 casi ogni centomila abitanti, contro i 476 di due settimane fa. Giù anche un’altra spia considerata fra le più significative: l’indice Rdt, ossia l’indice di replicazione diagnostica, scende a quota 0,91 (dato del 18 ottobre) dopo settimane sopra la soglia d’allarme, pari a uno. Segno inequivocabile del «forte rallentamento della replicazione» del virus, certificano gli esperti. Quanto alle corsie d’ospedale, i ricoveri – come noto, fra i fattori a beneficiare per ultimi del rallentamento dei contagi - non sono ancora in calo. Anzi, si assiste ad un «lieve rialzo dei ricoveri ordinari e ad una sostanziale stabilità di quelli in Terapia intensiva» comunicano gli epidemiologi di Ats Bergamo.

Si assiste a un lieve rialzo dei ricoveri ordinari. Stabili quelli in terapia intensiva

E dal fronte territoriale, arrivano notizie che confermano la frenata della curva descritta dai principali indicatori. Per la prima volta dopo settimane, la maggior parte degli Ambiti in cui si divide la provincia mostrano infatti tassi d’incidenza settimanali in discesa. Ci sono infatti 10 (su 14) spicchi di territorio con dati in miglioramento: si tratta dell’Ambito di Grumello (tasso d’incidenza pari a 334 casi ogni centomila abitanti), Romano di Lombardia (348), Valle d’Imagna e Villa d’Almè (376), Valle Cavallina (379), Dalmine (415), Isola Bergamasca (422), Seriate (434), Bergamo (486), Monte Bronzone e Basso Sebino (543) e, infine, Alto Sebino (625). Stabile l’Ambito di Treviglio (382 casi ogni centomila abitanti), mentre risultano ancora in crescita i territori della Valle Seriana Superiore e Val di Scalve (433), Val Brembana (488) e Valle Seriana (516).

Guardando alle singole località, il dato sui Comuni Covid free – ossia senza nuovi casi negli ultimi sette giorni – stenta a migliorare: ad oggi se ne contano 18 su 243, due settimane fa erano 17. E le singole località che nell’ultima settimana registrano l’incidenza maggiore di tutta la provincia sulla popolazione – pur con un numero di casi ridottissimo in termini assoluti - sono Blello, che cresce al ritmo di 14,9 positivi ogni mille abitanti (un solo nuovo contagio), Parzanica con un tasso di 12,3 casi sempre ogni mille residenti (quattro positivi) e Vedeseta con un un’incidenza pari a 10,6 contagi ogni mille abitanti (due soli nuovi casi).

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