Dalla Montelungo all’hotel Commercio
Bergamo sogna un centro in grande

L’Università nell’ex caserma e la prossima rinascita dell’albergo. L’idea del «Sentierone allargato» prende forma verso le vie Tasso e Pignolo.

Montelungo e hotel Commercio. Il sogno del Sentierone allungato, ovvero la prosecuzione della tradizionale passeggiata dei bergamaschi, va in questa direzione. Attraverso via Tasso, strada tanto centrale eppure mai entrata davvero nello «struscio» cittadino.

Forse perché il lato destro della prima parte (quella che si stacca dalla chiesa di San Bartolomeo) è completamente occupato da edifici pubblici: Caversazzi, Provincia, media Donadoni e Liceo artistico. Il che la rende meno attrattiva per lo shopping, nonostante possa contare sui marciapiedi probabilmente più larghi e accoglienti della città, fatti apposta per passeggiare. E l’effetto si trascina anche nel tratto verso piazzetta Santo Spirito, dai palazzi di rilevante pregio, forse la via più bella di Bergamo. La verità è che manca un polo attrattore in quella direzione, qualcosa a cui tendere o da dove cominciare. L’abbandono ormai ventennale della Montelungo ha ulteriormente allungato le distanze con un pezzo di città più vicino al centro di quanto si possa credere. Per capirci, da San Bartolomeo a piazza Pontida via Sentierone e XX Settembre ci passano 800 metri a piedi: in direzione opposta fino alla Montelungo passando per le vie Tasso e Pignolo 900. Solo 100 in più, eppure sembrano due mondi differenti. Anche per questo motivo, la scelta dell’Università di puntare sul recupero del complesso (c’è anche la Colleoni, il blocco che dà verso le Muraine) dell’ex caserme può rappresentare una svolta.

In un’Università che al campus unitario ha scelto (necessariamente) la soluzione diffusa con più sedi sparse per Bergamo, la Montelungo può rappresentare l’aggancio definitivo con le dinamiche cittadine. L’ex caserma è equidistante dal centro cittadino e dalla parte del polo di Città Alta incentrata su Sant’Agostino ed ex collegio Baroni. Raggiungibile, e ci torneremo poi, anche da valle, da San Tomaso. È come se l’ateneo si saldasse in modo indelebile con il cuore della città, diventando di fatto l’inizio del nuovo centro, forte di 450 posti letto e aule per 900 posti. E di una presenza giovane, quella degli studenti. Non un semplice pensionato, un posto dove si dorme e basta, ma un vero quartiere universitario che andrà a incidere su un borgo storico come Pignolo: sia nella parte alta verso Sant’Agostino che in quella bassa verso il centro piacentiniano.

Un raccordo, quest’ultimo, che Palafrizzoni intende garantire anche con percorsi pedonali come quello attraverso il Principe di Napoli, l’ex scuola materna (che non verrà venduta) al civico 11 di via Pignolo. Da via Tasso si potrà così raggiungere il parco Marenzi e da qui la Montelungo: un sottopasso pedonale condurrà poi al parco Suardi (come da progetto di Barozzi Veiga), mentre dall’altro lato c’è il palasport, destinato a diventare la nuova Galleria d’arte moderna. In teoria il cerchio si chiude con il collegamento tra il parco Suardi e l’attuale Gamec (verrà realizzato solo quando si troverà la quadra sull’area delle ex Canossiane) e da qui all’Accademia Carrara. Da via della Noca e dalla stessa San Tomaso si potrà così raggiungere i poli universitari del Baroni e di Sant’Agostino. Era il disegno di Pier Carlo Passerini Tosi, assessore alla Cultura nelle due Giunte Zaccarelli, dal 1980 al 1990: e allora non c’era l’università all’orizzonte. Un lungimirante visionario, potremmo definirlo.

Ma questa volta, se davvero il centro di Bergamo diventerà più grande, tutto comincerà dall’ateneo e dalla futura Gamec. Attenzione, non è un libro dei sogni, ma il logico sviluppo di progetti tutti avviati o in via di partenza e che renderanno questa parte di Bergamo decisamente più attrattiva. Non a caso, nel bel mezzo della parte più nobile di via Tasso, quella tra contrada Tre Passi e piazzetta Santo Spirito, c’è un certo fermento. La Fondazione Istituti educativi ha individuato l’operatore privato al quale affidare la gestione (e il rilancio) del complesso dell’ex hotel Commercio, ma in versione Xlarge: non solo limitata al vecchio albergo che si affaccia su via Tasso, ma allargata ai locali dell’ex Archivio storico. Oltre 4.300 metri quadri per una struttura a 4 stelle: 75-80 camere in tutto a pochi passi dal centro.

Tra le proposte ricevute, la fondazione ha scelto quella del gruppo Hb di Brescia che ha rilanciato con successo un’autentica istituzione locale come l’hotel Vittoria che di stelle ne ha 5. Aspettando la chiusura dell’iter (pare che le altre cordate non abbiano preso benissimo la scelta, ci può stare...), anche questo è un elemento-chiave per il rilancio della zona. Un albergo, per giunta di livello, è un formidabile attrattore capace di muovere ogni giorno un centinaio di clienti, più il personale. Il che vuol dire bar, ristoranti, negozi, parcheggi: in una parola sola, vita. Quella che forse finora è mancata a tutti i progetti di Sentierone allungato che, alla prova dei fatti, si sono rivelati col fiato corto. Se il centro diventerà più grande sarà qui e ora.

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