
(Foto di Foto Colleoni)
LA RICORRENZA. Corteo da piazza Pontida a via Spino per la festa del raccolto. Il saluto del Vescovo: «Le nostre comunità unite al servizio dei bisognosi».
Un corteo coloratissimo di alcune centinaia di fedeli sikh ha percorso le vie del centro città nel primo pomeriggio di sabato 5 aprile da piazza Pontida fino all’area di via Spino dove alla fine erano presenti 3mila partecipanti al Vaisakhi, festività religiosa che segna l’inizio della primavera e della stagione del raccolto, uno dei momenti più importanti per la comunità sikh che nella Bergamasca conta circa 30mila persone.
La festa, che ormai si svolge da diversi anni, è caratterizzata dal canto di inni religiosi e tradizionali, che accompagnano la processione detta «Nagar Kirtan» (dove Nagar sta per città e Kirtan per canto di inni sacri) dove viene portato su un carro il testo sacro, il Guru Granth Sahib Ji. Il mezzo è preceduto da squadre di ramazzatori che puliscono la strada; gli uomini vestiti in blu ed arancione propongono danze tradizionali e si esibiscono in «duelli» rituali. Seguono i fedeli che si avvicinano al carro, fanno offerte e prendono manciate di dolci e frutta secca. Le donne indossano abiti coloratissimi, ai passanti vengono offerti cibo e bevande.
Ma la festa ha assunto dimensioni enormi nel piazzale in cui il corteo è terminato con famiglie che si incontrano, mangiano, bambini elegantissimi che corrono e si divertono. È qui che monsignor Patrizio Rota Scalabrini, accolto da Satwinder Singh, vicepresidente del Centro Gurdwara Singh Sabha di Cortenuova, ha portato il saluto del Vescovo Francesco Beschi, leggendo il suo messaggio: «Cari amici della comunità Sikh, desidero raggiungervi in occasione del Nagar Kirtan per porgervi un caloroso saluto. Mi unisco ai collaboratori dell’Ufficio per il Dialogo interreligioso per porgervi a nome della comunità cristiana bergamasca i nostri auguri di felicità, bene, gioia e pace per questi giorni di festa. Colgo l’occasione di questa lettera per invitare le nostre comunità a mettersi a servizio dei poveri e dei bisognosi che vivono la nostra terra, pensando insieme ad una o più azioni basate sul valore condiviso della solidarietà. Questa occasione mi è cara per rinsaldare le nostre relazioni, e per rivolgervi un breve pensiero. Per noi cattolici, l’anno in corso è caratterizzato dalla riflessione sul tema della speranza, che sta significativamente caratterizzando il Giubileo, celebrazione che si tiene ogni 25 anni. Sono certo che, come credenti, condividiamo la chiamata ad essere cercatori, generatori e pellegrini di speranza, personalmente e come comunità, attingendo dal tempo sacro la forza e la saggezza per vivere con fede nella nostra fragile società. Come dicevo alla comunità cattolica bergamasca nella lettera di inizio anno, “travolti dal mondo globalizzato e accelerato, osiamo riproporre la virtù della pazienza, che si fa tessitura lenta, silenziosa e quotidiana di rapporti nuovi e generativi”. Anche la costruzione di un’amicizia sociale tra le nostre comunità grazie al “dialogo interreligioso che può contribuire significativamente alla costruzione della pace”. In questo spirito, vi auguriamo che il Nagar Kirtan e questo tempo di festa portino molti frutti spirituali, personali e per la comunità».
L’assessore Giacomo Angeloni, che non ha potuto essere presente, sottolinea «l’importanza di questo momento che esprime la libertà di culto. Desidero ringraziare gli agenti della Polizia locale che con la loro disponibilità consentono la buona riuscita della festa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA