Dodici paesi europei ad Astino per parlare di sostenibilità ambientale

Forum Giovedì 28 e venerdì 29 i rappresentanti di 12 Paesi europei a confronto sui temi della sostenibilità e dell’ambiente. Una sfida per tutti.

L’Europa chiama, Astino risponde. E rilancia, pronta a diventare sede di un Centro internazionale di studi e ricerca sul paesaggio che sorgerà nell’ex castello dell’Allegrezza. Un altro pezzo di futuro che prende forma in quella valle premiata nel 2021 con il prestigioso«Landscape Award» per un’azione incentrata sul tema della biodiversità nelle città.

Giovedì 28 e venerdì 29 aprile sarà proprio Astino a ospitare il «Forum delle selezioni nazionali della 7ª sessione del premio del paesaggio del Consiglio d’Europa». Parteciperanno 12 Stati Europei, quelli battuti da Astino (e dall’Italia) un anno fa che presenteranno i loro progetti: Bulgaria, Finlandia, Lettonia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Turchia. Il 12° è ovviamente l’Italia.

Il lavoro della Mia e del Comune

«Il fatto di essere stati scelti dal Consiglio d’Europa è per noi un motivo di grande orgoglio e soddisfazione» commenta Fabio Bombardieri, presidente della Mia, la Fondazione Misericordia Maggiore, proprietaria del complesso. «Quando nel 2007 ci siamo fatti carico di questo straordinario progetto di riqualificazione, su Astino c’era tanta nebbia e ben poche certezze» ricorda. E invece, passo dopo passo, tutto è davvero cambiato «ma di cose da fare ce ne sono, stiamo creando le condizioni affinché questa valle e le strutture connesse al monastero possano avere una frubilità pubblica per tutto l’anno».

«Bergamo si candida a diventare città del paesaggio, sia a livello nazionale che internazionale» rileva Oliviero Bergamini, vicedirettore di Rai News 24 nelle vesti di coordinatore della presentazione dell’evento. E il sindaco Giorgio Gori rilancia evidenziando come in questa operazione di Astino «vi sia una dimensione sociale, una naturale e una culturale, tutte apprezzate dal Consiglio d’Europa». Ma soprattutto c’è «l’opera meritoria della Mia che ha fatto di Astino un luogo speciale, d’attrattività internazionale e i bergamaschi ne devono prendere consapevolezza: questo è un luogo dove chiunque può venire ed è meraviglioso venirci». Anche per capire «che il paesaggio non è solo una cartolina né un concetto riducibile a una questione estetica, bensì una prospettiva multidisciplinare».

Università, Regione e Arketipos

Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, si dichiara spudoratamente di parte: «Per me Bergamo è già la città del paesaggio e questo riconoscimento lo certifica. Astino è una tessera di un puzzle che parla di paesaggio, sostenibilità e vivere bene negli spazi cittadini». E lancia un messaggio nemmeno tanto sottinteso: «A questo risultato ci siamo arrivati unendo tutte le forze, non solo dal punto di vista economico: c’è stato un confronto e un dialogo continuo tra soggetti diversi, con sforzi da parte di tutti. La Regione non si tirerà indietro e stiamo già lavorando affinché questa esperienza continui a crescere».

Anche e soprattutto nel segno di quella dimensione internazionale auspicata da Sergio Cavalieri, rettore dell’Università: «Il premio e il prestigioso evento della prossima settimana legittimano il ruolo di Astino a livello internazionale. Ma questo ci deve dare l’ambizione di andare oltre, di lavorare insieme a tutti i Paesi su una coprogettazione per modelli di paesaggio che possano essere trasferiti sul altre realtà. Perché, per esempio, non creare corsi internazionali in rete, percorsi di alta formazione? Ragionare cioè sul come crescere insieme».

«È singolare che una realtà come il Consiglio d’Europa abbia, con il passare degli anni, spostato la propria attenzione anche sul tema del paesaggio e questo la dice lunga sull’importanza del tema» sottolinea Vittorio Rodeschini, presidente Arketipos (e consigliere Fondazione Mia): «Dobbiamo essere fieri come italiani e bergamaschi di ospitare questo evento». Ma soprattutto capaci di guardare avanti: «Possiamo fare meglio e di più, studiare, formare e non accontentarsi. Come Arketipos è gratificante aver portato al centro del dibattito un tema come il paesaggio che ha risvegliato una sensibilità che apparteneva già a Bergamo e al nostro Paese. Ora abbiamo l’opportunità di dare ai 12 Paesi europei che ospiteremo ad Astino giovedì e venerdì un chiaro messaggio: andiamo avanti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA