Emergenza rapine sui treni locali, controlli nei vagoni anche con la polizia locale

L’iniziativa, promossa dalla Regione, parte sulla Milano-Lecco e arriverà sulle linee della Bergamasca. Trenord potenzia i controlli a terra.

Preoccupa sempre di più il susseguirsi di atti vandalici e rapine sui treni regionali. Protagoniste, in negativo, baby gang di giovani, fra cui anche minori, che fanno dei convogli il loro terreno preferito di scorrerie. Per contenere il fenomeno la Regione ha deciso di dare il via a un modello di sicurezza integrata che, insieme agli agenti della Polfer e ai carabinieri, porterà anche gli agenti della polizia locale ad effettuare controlli sui treni. A breve partirà una sperimentazione sulla linea Milano-Lecco «ma questo modello - afferma l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato - potrà essere poi esportato anche sulle linee ferroviarie che toccano i capoluoghi di Brescia e Bergamo» sulle quali non mancano certo i problemi. L’ultimo caso di rapina su un treno risale allo scorso fine settimana sulla Milano-Rovato: tre ragazzi di 19 anni di Caravaggio sono stati rapinati da una baby gang formata da cinque giovani, a prima vista più giovani di loro, che si sono fatti consegnare un cellulare, un paio di occhiali e una catenina con la minaccia «Se non fate i bravi tiriamo fuori i coltelli».

I tre rapinati hanno poi sporto denuncia al commissariato di Treviglio fornendo una descrizione dei membri della baby gang per la cui identificazione sono in corso indagini. Dall’inizio del 2021, inoltre, sono continue le segnalazioni di atti vandalici a danno dei treni anche in questo caso perpetuati soprattutto da gruppi di giovani e giovanissimi. In merito Trenord ha denunciato rispetto allo scorso anno un aumento di questo genere di episodi di circa il 30%. Per il varo sulla Lecco- Milano del modello di sicurezza integrata, prossimamente Prefettura di Lecco, Regione e i Comuni che si trovano sulla linea firmeranno un accordo di programma.

Risorse dalla Regione

Palazzo Lombardia metterà a disposizione 50 mila euro per permettere a Polfer e carabinieri di aumentare la loro presenza sui convogli.

Nello stesso tempo ogni Comune chiarirà quanti agenti metterà a disposizione per, ovviamente in coordinamento con le altre forze dell’ordine, effettuare anche loro pattugliamenti sui treni regionali.

A fronte del numero di uomini impiegati, Palazzo Lombardia destinerà appositi fondi anche agli enti locali: «In Lombardia - evidenzia l’assessore regionale alla Sicurezza- ci sono 2 mila e 500 chilometri di rete ferroviaria, ma non sufficienti agenti Polfer per tenerli tutti quanti sotto controllo. Ecco perché abbiamo deciso di puntare su questo accordo di collaborazione che la legge ci permette. Sollecitiamo quindi anche le prefetture delle altre Province lombarde a fare altrettanto».

Controllo biglietti

Trenord dal canto suo ritiene che, fanno sapere dalla società ferroviaria, il 95% dei problemi di sicurezza che si verificano a bordo dei convogli regionali derivi da gente salita senza titolo di viaggio, quindi non «filtrati» a terra per controllare se sono o meno biglietto-muniti. Un particolare non di poco conto a fronte del fatto che, come risulta ancora a Trenord, l’80% degli alterchi che poi sui treni sfociano in aggressioni fisiche e verbali deriva da gente che non ha biglietto. Ecco perché da luglio la società ferroviaria ha iniziato a mettere squadre di assistenza e controlleria a terra: attualmente sono in servizio circa 60 addetti che operano a Garibaldi, Cadorna, Lecco, Varese, Como, Pavia e Brescia, stazioni a cui sono collegate linee che passano anche nella Bergamasca. E a questi nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri 50. Sebbene la rapina ai danni dei tre caravaggini di 19 anni sia, come detto, avvenuta sul treno Milano-Rovato, sul caso sta effettuando indagini il Commissariato di Treviglio che già da mesi sta si sta occupando di un problema di delinquenza giovanile con protagonisti anche minori. Nel capoluogo della Pianura la scorsa settimana, nella centrale piazza Manara, quattro ragazzini di 15 anni hanno minacciato con una bottiglia un quattordicenne per rapinarlo di un telefonino. Tre di loro sono stati poi individuati alla stazione centrale in attesa del treno per recarsi a Brescia dove abitano. Portati al commissariato due sono stati denunciati.

Soggett identificati

«Per contrastare questa problematica - spiega il vicequestore Marco Cadeddu, dirigente del commissariato di Treviglio - stiamo oramai da tempo effettuando un’azione di identificazione dei molti giovani presenti sul territorio. In questo modo possiamo avere maggiore contezza dei profili presenti che, chi più chi meno, potrebbero creare problemi. Non possiamo rimanere in attesa che accada solo un determinato fatto per muoverci. In questo modo saremo sempre più attrezzati per affrontare questo preoccupante fenomeno dell’aumento della delinquenza fra i giovani da considerare un problema serio e concreto».

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