Fondi in ritardo, la scuola d’estate fa flop: «Tardi per presentare progetti»

Il piano Le attività estive quest’anno nelle scuole superiori cittadine troveranno pochissime adesioni. I risultati dei bandi sono stati resi noti solo a giugno.

La scuola d’estate ha chiuso i battenti. Anzi, non li ha mai aperti. Nei mesi di luglio e agosto niente attività ludico-ricreative per i ragazzi delle scuole superiori della città. A differenza infatti dell’anno scorso, in cui il ministero dell’Istruzione di concerto con quello dell’Economia e delle finanze, aveva messo a disposizione delle scuole 150 milioni di euro (circa 18mila euro per scuola) da destinare al recupero della socialità persa a causa del lockdown, per questa estate non sono stati erogati fondi ad hoc per proseguire l’esperienza pregressa.

L’accesso ai contributi tramite bandi

«Quest’anno per poter accedere ai fondi bisognava partecipare ai bandi Pon, vale a dire quelli finanziati dai Fondi strutturali europei – ha spiegato la dirigente del Liceo Lussana, Stefania Maestrini -. A differenza però dell’anno scorso, in cui da un lato dei fondi sono arrivati automaticamente alle scuole grazie al Decreto sostegni e i bandi Pon sono stati pubblicati ad aprile, quest’anno i bandi sono stati resi noti a metà giugno. Troppo tardi per presentare i progetti estivi con cui partecipare. Oltre a questo, va detto che c’è stata la percezione di un minor interesse da parte dei ragazzi per attività estive. Questo perché quest’anno, tutto sommato, hanno recuperato quella socialità persa quando il lockdown li aveva confinati a casa». «Abbiamo comunque ricevuto dei fondi dal ministero destinati al contrasto delle fragilità e dell’abbandono scolastico – ha precisato la dirigente -. Li utilizzeremo l’anno prossimo».

«C’è stata anche la percezione di un minor interesse da parte dei ragazzi per attività estive»

«Per attivare quello che l’anno scorso è stato il Piano estate bisogna presentare dei progetti ad hoc - ha confermato il dirigente del Paleocapa, Imerio Chiappa -. La nostra scuola ha attivato, come del resto viene fatto da tutti gli istituti cittadini, i corsi estivi destinati al recupero dei debiti. Anche noi utilizzeremo a settembre il finanziamento ricevuto per il contrasto alle fragilità».

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