Furti su auto, dopo un anno al Villaggio degli Sposi c’è un denunciato

IL CASO. L’ultimo raid all’alba di mercoledì ai danni di un Suv. Un cittadino ha visto e seguito fino a casa un 25enne.

È un 25enne originario del Kazakistan il giovane denunciato mercoledì all’alba per un furto su un’auto nel quartiere del Villaggio degli Sposi. Erano le 5 del mattino e un residente lo ha notato in via Sant’Ambrogio mentre si allontanava dal parcheggio adiacente al parchetto, dove c’era un Suv Volkswagen con targa tedesca e un finestrino infranto. Il cittadino ha seguito a debita distanza il giovane, chiamando al telefono il 112. Quando il 25enne è entrato nel portone di casa, vicino alla chiesa del Villaggio, il residente s’è fermato all’esterno per segnalare all’equipaggio della Volante in arrivo la porta a cui bussare. Il giovane è conosciuto nel quartiere e su di lui si erano addensati i sospetti di qualche abitante per alcuni furti su auto, simili a quello di mercoledì, che da un anno a questa parte stanno falcidiando il quartiere. La polizia ora è al lavoro per capire se il 25enne c’entri davvero con i colpi precedenti.

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Gli ultimi furti tra il 22 e il 23 dicembre scorsi: un’auto nel parcheggio degli impianti sportivi (zona pub) e tre macchine in via Galmozzi (zona parcheggio panificio). Il precedente è dell’11 dicembre, quando fu presa di mira un’auto in via Promessi Sposi 21, davanti allo studio dentistico. Dalle telecamere della zona si vedevano due incappucciati verso le 4,30. I raid notturni si sono estesi anche a Loreto e Longuelo. I ladri infrangono i finestrini delle auto parcheggiate per strada e cercano qualcosa da rubare nell’abitacolo.

Il problema al Villaggio si è via via trasformato in piaga, con i cittadini che hanno segnalato la situazione alle forze dell’ordine e pure al Comune e qualche abitante è tentato dalle ronde.

«Ronde? Qualcuno voleva farle, ma io l’ho sconsigliato - osserva Dario Teani, 42 anni, titolare dell’azienda agricola distrutta da un rogo doloso a gennaio –. Non è più come quando eravamo ragazzi noi: se cerchi di fermare qualche ragazzino oggi è facile che ti aggredisca o ti punti il coltello. Così, ci si limita a fare le sentinelle: qualche cittadino porta il cane a spasso una volta di più, altri allungano il tragitto della passeggiata».

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