Giù la vetrata con un tombino. Rubata la cassa: un arrestato

BERGAMO. La spaccata al ristorante «Da Adele» in via Via Guglielmo d’Alzano. Preso dalla polizia un ragazzo di 21 anni, mentre il complice si è dileguato.

Un giovane marocchino di 21 anni senza fissa dimora e senza documenti è stato tratto in arresto martedì notte perché accusato (con un complice poi scappato) di aver messo a segno un furto con scasso ai danni del ristorante «Da Adele» di via Guglielmo D’Alzano 6/B a Bergamo, la cui vetrina è stata divelta con un tombino.

A dare l’allarme sono stati alcuni residenti, svegliati dai forti rumori in strada. Immediato l’allarme al 112: sul posto una Volante della questura, alla cui vista i due sospettati hanno reagito scappando e scavalcando diverse cancellate. Grazie al supporto di altre pattuglie, uno dei due fuggitivi, il ventunenne, è stato trovato in un cantiere e arrestato mentre tentava di aprire il registratore di cassa appena rubato dal ristorante. Mai condannato in passato, a suo carico è però emersa una denuncia dello scorso 17 gennaio per uno scippo a Milano.

Stando a quanto ricostruito dalla polizia, il giovane e il complice, non riuscendo ad aprire il registratore di cassa, lo avrebbero nascosto nel cantiere per recuperarlo in un secondo momento. «La polizia mi ha chiamato di notte – racconta Domenico Sica, titolare del ristorante –; arrivato al ristorante alle tre, ho trovato la Scientifica che faceva i rilievi. Devo complimentarmi con la polizia, rapidissima ed efficiente. È la seconda spaccata: la prima, ad agosto, aveva causato meno danni». Mercoledì è stato convalidato l’arresto del giovane: il processo riprenderà a maggio. Nel frattempo non potrà dimorare a Bergamo e provincia.

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