I 100 anni di Gianna, L’Eco di Bergamo e l’Atalanta le sue passioni

IL COMPLEANNO. Giovanna Mazzocchi raggiunge oggi, domenica 9 novembre, il secolo di vita. Una vita piena, tra insegnamento e montagna.

Degli auguri davvero speciali per una data altrettanto speciale, quella del traguardo dei 100 anni. Un secolo di vita vissuta dopo essere nata a pochi anni dalla fine della Grande Guerra, dopo essere stata adolescente durante un altro conflitto, la Seconda Guerra Mondiale, e dopo aver affrontato tutte le peripezie che la vita pone davanti.

La sua prima presenza allo stadio, in compagnia del papà, risale al 1936, anno in cui l’Atalanta viene promossa per la prima volta in Serie A

La passione per l’Atalanta

Giovanna Mazzocchi, Gianna per gli amici, oggi compie appunto 100 anni e i suoi cari, in particolare sua cugina Rita, hanno pensato di farle gli auguri raccontando al nostro giornale chi è Gianna che, prima di tutto è una nostra storica abbonata. «Sono praticamente l’ultima sua parente diretta e anche per questo sono particolarmente felice che i miei auguri arrivino a Gianna grazie a L’Eco di Bergamo a cui la sua famiglia era già abbonata fin dai tempi di suo papà – racconta la cugina Rita –. Oltre alla sua fedeltà al nostro quotidiano cittadino Gianna ha un’altra grande passione, quella per l’Atalanta, di cui è una incrollabile sostenitrice. La sua prima presenza allo stadio, in compagnia del papà, risale al 1936, anno in cui l’Atalanta viene promossa per la prima volta in Serie A. Ancora oggi, alla bella età di 100 anni, ricorda la formazione di quella squadra».

In montagna e in bicicletta

Gianna però non è solo tifosa di calcio, ma in gioventù è stata anche molto sportiva: «La sua grande passione era la montagna, le camminate e le gite che faceva in compagnia delle sue amiche fino alla soglia dei 90 anni – ricorda ancora la cugina –. In particolare amava andare in Trentino che raggiungeva in bicicletta. Certo allora non c’era il traffico di oggi, ma comunque era capace di percorrere anche 180 chilometri per arrivare ad Aldeno, in provincia di Trento. A volte racconta ancora di quelle biciclettate in cui le è capitato addirittura di agganciarsi con delle corde ai camion dei militari e di raggiungere così, in compagnia del fratello, più agevolmente la meta».

La laurea in Lingue

Gianna, che non si è mai sposata, ha praticamente dedicato la vita all’insegnamento e ai suoi studenti: «Aveva scelto di laurearsi in Lingue straniere e siccome allora questa facoltà non c’era a Bergamo, Gianna si trasferì a Torino. Ai tempi era una scelta coraggiosa e decisamente fuori dall’ordinario. Per questo bisogna dire che il papà di Gianna, uomo d’altri tempi, aveva dimostrato una disponibilità particolare verso l’istruzione della figlia. Gianna – racconta ancora Rita - ha anche avuto modo di perfezionare l’inglese andando a lavorare alla pari a Londra. Ha insegnato ad Alzano e Scanzorosciate e per poter raggiungere la scuola aveva preso la patente». Gianna vive sempre in quella che è stata la casa della sua famiglia, in via Quarenghi.

Certo non è da sola, ma si gode la sue giornate tra le mura che custodiscono i suoi ricordi più cari: «Le auguriamo davvero di cuore un compleanno pieno di serenità – conclude Rita –. A Gianna vogliamo tutti un gran bene».

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