I gladiatori romani «combattono» in Università per smontare gli stereotipi cinematografici

BERGAMO. Una lezione di Dario Battaglia che prevede anche una dimostrazione pratica, «andrà in scena» venerdì 22 marzo dalle 16 alle 18.30 nella sede di via Pignolo dell’Ateneo bergamasco.

Una breve ma avvincente lezione di storia che smonta gli stereotipi cinematografici e ricostruisce con dovizia di fonti l’autentica funzione della gladiatura, sotto la guida del presidente di Ars Dimicandi, Dario Battaglia che, nell’incontro di venerdì 22 marzo alle 16 nella sede UniBg di via Pignolo, 123, condurrà gli studenti e i cittadini nel mondo dei munera gladiatori, spiegando la tipologia di armi e armature, oltre al significato dei combattimenti nei contesti funerari.

L’Università degli Studi di Bergamo, nell’ambito del corso di Storia Romana B (resp. Prof.ssa Elena Gritti), invita a un viaggio in una storia lunghissima, che inizia dal periodo miceneo e attraversa i secoli passando per i Campano-lucani e gli Etruschi, fino all’evoluzione giuridica e sacrale a Roma e nel suo Impero.

Dopo la lezione una rievocazione storica

Alla lezione di Dario Battaglia seguirà, alle 18, una breve rievocazione dei duelli dell’epoca romana, gestita dagli atleti professionisti dell’Associazione Ars Dimicandi, attiva a livello internazionale e che ha curato dimostrazioni pratiche in scenari di grande importanza storica quali il Colosseo di Roma, il Museo storico di Tarragona e i grandi anfiteatri di Treviri e Nîmes, oltre ad aver instaurato collaborazioni con Musei storici e Siti archeologici di interesse nazionale (Museo della Civiltà Romana EUR; Anfiteatro e museo di Arezzo, Anfiteatro di Susa (To), Anfiteatro di Cividate Camuna (BS), Anfiteatro di Siracusa; Circo Massimo e circo Massenzio, Roma (Org. Basileia), Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – Roma, Museo del Teatro Romano di Verona e molti altri) e di interesse internazionale (Anfiteatro e Museo storico di Tarragona, Parco archeologico di Xanten in Germania, Museo archeologico di St. Romain-en-Gal in Francia, Teatro romano di Augusta Raurica – Augst in Svizzera, Museo di Pola, Museo di Umago Palazzo di Diocleziano, Spalato in Croazia e altri ancora).

«In qualità di titolare dei corsi di Storia Romana – spiega la professoressa Elena Gritti –, ritengo di assoluto valore questa proposta, perché consente di avvicinare i giovani studenti universitari a una metodologia teorica e pratica di ricostruzione dell’antico, fondata sullo studio meticoloso delle fonti, comprendendo quanto ci possa essere ancora di attuale nei valori dell’antichità e, in particolare, quanto fosse interconnessa la sfera sacrale, giuridica, politica e religiosa. Nella gladiatura tutto ciò è visibile.»

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