I servizi per i bisognosi non vanno in vacanza: alla Caritas cibo e vestiti

FERRAGOSTO SOLIDALE . Aumentano le richieste d’aiuto: dalle docce alle mense, si registra il pieno. In un mese raccolti 20 quintali di beni necessari.

Gli emarginati che vivono in città non diminuiscono quando fa caldo e, anzi, la richiesta d’aiuto aumenta. È per questo che all’inizio della stagione estiva per la prima volta la Caritas ha lanciato un appello ai bergamaschi per raccogliere acqua, cibo, indumenti leggeri e beni di prima necessità da donare a chi ne ha più bisogno.

Raffaele Balestra vive alla Malpensata; ha riempito l’auto dei vestiti che i figli non mettono più e raccogliendo l’invito della Caritas è venuto a consegnarli di persona. «Dare una mano a chi è meno fortunato di noi è il minimo che possiamo fare – dice –. Sono in buono stato, lavati e stirati. Cerchiamo di aiutare gli altri con un po’ di sacrifici e lo facciamo volentieri. Purtroppo sto notando che nella nostra Bergamo la percentuale delle persone in difficoltà aumenta sempre di più e penso che sia dovere di tutti dare una mano, almeno quando è possibile». Il signor Raffaele è uno dei tanti bergamaschi che ha bussato alla porta di via del Conventino per dare il suo contributo alla raccolta. In poco più di un mese sono stati raccolti oltre 20 quintali solo di acqua, senza contare le bibite, gli yogurt, le torte e i vestiti: magliette, biancheria intima, scarpe e anche qualche ventilatore, che viene messo a disposizione nelle parti comuni.

«È una generosità davvero impressionante – dice don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana –. E siamo davvero grati ai tanti bergamaschi che hanno dimostrato la loro attenzione nei confronti di chi fa fatica a vivere, aiutando anche a noi a fare fronte alle spese e a garantire tutti i servizi anche in questi giorni difficili per coloro che vivono sulla strada». La raccolta va avanti e proseguirà almeno fino alla fine del mese; è possibile donare tutti i giorni non festivi dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11. Arriva anche qualche somma in denaro,decine le persone che si presentano con i beni di prima necessità. «Qualcuno si presenta con 6 bottiglie d’acqua, altri con grandi quantità, persino bancali – racconta Sergio Cortesi, uno degli operatori della Caritas –. Sono privati cittadini, ma anche aziende e associazioni. Tutto è importante in questo mare di donazione e ci consente di dare a tutti una bottiglietta d’acqua fresca da mettere in zaino per le ore più calde della giornata».

Sono oltre un centinaio le persone senza fissa dimora che ogni giorno si rivolgono ai servizi garantiti dalla Caritas. In questo periodo le 20 docce che mediamente la mattina offre il servizio Zabulon aumentano anche di un terzo. Al Galgario, sempre la mattina, c’è uno spazio dedicato alle donne, poi ci sono le mense, sia a mezzogiorno sia la sera (al convento dei frati cappuccini e alle Autolinee) il centro diurno al pomeriggio ancora al Galgario, dove arrivano quotidianamente fino a 40 persone, e la sera il dormitorio. Anche nei giorni di festa molti di questi servizi sono garantiti e la richiesta è sempre molto alta. Un pasto, una doccia, un ristoro all’ombra sotto i porticati del Galgario sono a disposizione di tutti.

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