Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 29 Dicembre 2025
Il 31 il Te Deum in Cattedrale, giovedì la Messa per la Pace
LE CELEBRAZIONI. Il ringraziamento per l’anno appena trascorso e l’accoglienza di quello nuovo.
Con la chiusura dell’Anno Santo, si chiude anche l’anno 2025. Alcune celebrazioni segnano il passaggio all’anno nuovo. Mercoledì 31 dicembre alle 18 in Cattedrale la Messa prevede il canto del Te Deum, l’antico inno in ringraziamento al Signore per l’anno trascorso, mentre per il primo giorno dell’anno, giovedì 1° gennaio, Capodanno, alle 18 in Cattedrale il Vescovo monsignor Francesco Beschi presiederà la Messa per la Pace nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio; quest’anno ricorre la 59ª Giornata mondiale della pace sul tema scelto da Papa Leone «La pace sia con tutti voi. Verso una pace disarmata e disarmante». Il Santo Padre invita tutti ad accogliere la pace e diventare testimoni di pace perché essa «esiste, vuole abitarci, ha il mite potere di illuminare e allargare l’intelligenza, resiste alla violenza e la vince. La pace ha il respiro dell’eterno».
I cristiani devono diventare testimoni, e citando Sant’Agostino, il Papa invita a «intrecciare un’indissolubile amicizia con la pace». Siamo tutti invitati a camminare per questa strada tracciata dal Risorto. Lui stesso ha incarnato una pace disarmata perché «disarmata fu la sua lotta».
La pace è un dono che va salvaguardato, infatti se «non è una realtà sperimentata e da custodire e da coltivare, l’aggressività si diffonde nella vita domestica e in quella pubblica» e si può cadere nell’inganno che per ottenerla ci si debba preparare alla guerra incarnando «l’irrazionalità di un rapporto tra popoli basato non sul diritto, sulla giustizia e sulla fiducia, ma sulla paura e sul dominio della forza». Da preferire «la via dell’ascolto e, per quanto possibile, dell’incontro con le ragioni altrui».
Per ottenere una pace disarmante dobbiamo incarnare la mitezza perché «la bontà è disarmante. Forse per questo Dio si è fatto bambino». Papa Leone ricorda che la pace è possibile, «non è un’utopia e il dialogo ecumenico e interreligioso sono vie privilegiate per raggiungerla».
Martedì 6 gennaio in Cattedrale la Messa nella Solennità dell’Epifania verrà presieduta dal Vescovo Francesco Beschi alle 10,30, mentre alle 17 si reciteranno i Vespri.
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