Il Falcone piange la professoressa Bonzi: «Sapeva ascoltare gli studenti»

IL LUTTO. L’insegnante di francese aveva 67 anni e sarebbe andata in pensione a settembre. Era malata.

Una persona riservata e discreta, ma al tempo stesso solare e accogliente. La collega ideale, che tutti gli insegnanti vorrebbero avere. È un ricordo carico di stima e affetto quello che ha lasciato Romana Bonzi, docente al liceo Linguistico Falcone, che si è spenta a 67 anni. «Sapevamo che da tempo non stava bene, ma mai avremmo immaginato quello che è successo – ha raccontato Gloria Farisé, dirigente scolastica dell’istituto in cui insegnava Romana –. A settembre sarebbe andata in pensione dopo una carriera a fianco dei suoi alunni. La notizia della sua morte ci è stata data subito dai suoi ex alunni che hanno continuato a ricordarla con stima e affetto. Romana era un’insegnante con una qualità fondamentale: sapeva appassionare i suoi studenti e per questo era nei loro cuori».

Bonzi, figlia di immigrati in Svizzera, ha frequentato le scuole a Losanna e lì ha imparato il francese e iniziato a lavorare come educatrice specializzata per seguire bambini non vedenti. In Italia ha proseguito come educatrice per bimbi con disabilità per poi conseguire nel 2001 l’abilitazione all’insegnamento del francese. Dopo aver insegnato in diverse scuole , è approdata nel 2011 al Falcone. «Mia mamma aveva una grande qualità: sapeva ascoltare. E lo faceva – ha sottolineato la figlia Marina – con interesse e un grande senso dell’accoglienza». Lascia il marito Giuseppe, i figli Marina e Fabrizio, e i nipotini Elena ed Emanuele. Oggi, alle 15, i funerali nella chiesa di Sant’Alessandro in Colonna.

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