Il Palasport slitta al 2025, la preoccupazione del Volley Bergamo 1991: «Per noi aumento dei costi»

IL CASO. La società rossoblù: «Il ritardo avrà conseguenze gravose sul bilancio, investimenti a rischio». Angelo Agnelli: «La nostra scelta di fermarci è stata giusta, due anni lontano da Bergamo impossibili da sostenere».

Giocare sempre fuori casa, sostenere costi maggiori, vivere con incertezza il futuro. Per le società sportive bergamasche che avevano casa al «vecchio» palazzetto di via Pitentino, la notizia dello slittamento di un anno per il nuovo palasport – che sarà pronto per la stagione 2025/2026 – non è un fulmine a ciel sereno, ma l’ufficializzazione di un timore che già serpeggiava da mesi.

«Nuove strategie territoriali»

In un comunicato diffuso ieri, la riflessione del Volley Bergamo 1991 – che in questa stagione ha traslocato al PalaFacchetti di Treviglio – parte da una premessa: «La conferma della costruzione di un nuovo palazzetto dello sport è notizia importante e positiva per le società sportive del territorio e per il Volley Bergamo 1991». Poi, le note dolenti: «La probabile previsione di fine lavori per l’avvio del campionato 2025/2026 ci costringerà però a una/due ulteriori annate di gare lontano dalla città, con conseguenze economiche gravose che ricadranno inevitabilmente sul bilancio societario. L’imprevisto aumento delle spese per il trasferimento in sede di gioco e per allenamenti lontani da Bergamo per la seconda/terza inaspettata stagione agonistica porterà infatti ad accrescere ulteriormente la voce dei costi nel budget già oggi, nonostante gli aiuti, estremamente gravato da extracosti dovuti anche ai continui trasferimenti. Dovremo analizzare e soppesare nuovamente, nei prossimi mesi, le previsioni di spesa e dovremo metterci al lavoro per trovare nuove strategie anche in sede territoriale, soluzioni e introiti che ci permettano di non andare a mettere in discussione gli investimenti previsti per salvaguardare e rinforzare il patrimonio tecnico e atletico della squadra».

«Capienza almeno a tremila spettatori»

Il Volley Bergamo 1991 aggiunge anche un auspicio: «Ci auguriamo – conclude la nota – che l’ulteriore ritardo nella progettazione e costruzione del nuovo palazzetto tenga conto della necessità, già segnalata da tempo, di rivedere la capienza minima portandola quantomeno a 3.000 posti per poter consentire alla nostra squadra, così come ad altre, di giocare i Play Off Scudetto, poiché diversamente dovremo attrezzarci, per l’ennesima volta, nella ricerca di una struttura che ci possa ospitare per tali eventi».

Sul punto, dal Comune spiegano che «è già prevista la possibilità di arrivare a 3.000 posti, con deroga, attraverso un sistema di tribune mobili. Resta in vigore la convenzione per l’utilizzo dell’Arena di Chorus Life (che garantirebbe fino a 6mila posti, ndr) anche per le competizioni sportive»

Volley maschile

Se il Volley Bergamo 1991 non lascia trasparire dubbi sulla prosecuzione dell’attività, per l’Agnelli Tipiesse Bergamo – il principale club della pallavolo maschile bergamasca – la questione-palazzetto è stata la goccia che ha portato alla scelta di fermarsi. Al termine della scorsa stagione, infatti, il club – che militava in A2 – ha ceduto il titolo sportivo e chiuso i battenti, dopo anni in cui aveva invece cullato il sogno di conquistare la Superlega. Troppi i costi legati al dover trascorrere una stagione (o due, come poi accaduto) fuori Bergamo: «Purtroppo il cronoprogramma dei lavori per il nuovo palasport è risultato sbagliato – rileva Angelo Agnelli, già presidente dell’Agnelli Tipiesse Bergamo –: si sarebbe dovuto partire prima. Ne eravamo consapevoli anche nei mesi scorsi, quando è maturata la decisione di fermarci, e alla luce di questa conferma sono ancora convinto che la nostra scelta sia stata giusta: difficile sopravvivere a un anno fuori Bergamo, impossibile per due anni. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo il volley femminile, che ha dato tanto lustro al movimento e al nostro territorio». Tra l’altro, non c’è solo una questione economica. Giocare fuori Bergamo ha un riflesso anche sul lato sportivo: «La pallavolo è uno sport fatto di punti di riferimento sul campo, e il fattore casa è anche questo – ragiona Agnelli –: se non hai un posto fisso dove allenarti, se non hai una casa in cui giocare stabilmente, puoi pagare un prezzo anche a livello di risultati sportivi. Avevamo valutato anche questo aspetto». E il futuro? Annunciando lo stop nei mesi scorsi, Agnelli aveva confidato il sogno di poter riacquisire il titolo sportivo un indomani: «È ancora presto per questi pensieri – risponde l’ex presidente –, il dilatarsi dei tempi non aiuta. La speranza è sempre che, una volta arrivate le certezze sul palazzetto, possa ripartire quell’entusiasmo...».

Basket maschile

Parte interessata alla questione-palazzetto – potenzialmente – è anche la Bergamo Basket 2014. Gli alfieri della pallacanestro maschile cittadina militano nella Serie B Interregionale e sono primi in classifica. La BB14 gioca ora le proprie gare interne al Centro sportivo Italcementi: in caso di ritorno in categorie più «alte», potrebbe porsi anche la questione di un possibile ritorno del bas

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