Il vescovo ai detenuti: «C’è una giustizia mite, vi auguro di esserne protagonisti»

La Messa in carcere. Monsignor Beschi durante l’omelia: «La gioia di stare e pregare con voi è alimentata dalla Parola di Dio. Non si mortifichi la possibilità di riscatto».

È stato un pomeriggio intenso quello vissuto martedì 20 dicembre nella Casa circondariale di Bergamo in occasione della visita del vescovo Francesco Beschi, che ha detto di attendere e trarre grande piacere dall’incontro con le donne e gli uomini che lì lo aspettano per ascoltare le sue parole, capaci di infondere speranza, affetto, attenzione.

«La gioia di stare e pregare con voi - ha detto monsignor Beschi durante l’omelia - è alimentata dalla Parola di Dio. Nel mondo attuale siamo molto esposti alla violenza, ma esiste la giustizia mite che significa amore per la verità. La verità più profonda dell’uomo è l’amore che c’è nel cuore di ciascuno di noi. Il Papa nella sua lettera ai governati ha chiesto clemenza per chi è in carcere. Non si può mortificare la possibilità di riscatto. Vi auguro di sperimentare questa giustizia mite e di esserne protagonisti».

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