Il volontariato invecchia, la fuga degli under 35

IL FENOMENO. In Bergamasca giovani impegnati, ma sempre meno nelle associazioni. Leggi l’approfondimento di due pagine con le testimonianze di alcuni volontari su L’Eco di Bergamo di mercoledì 28 giugno.

Giovani e volontariato. Un rapporto che in provincia è ancora solido, ma che, in qualche misura, perde parte della sua vivacità. Lo dicono i numeri sia a livello nazionale che locale, ma lo ribadiscono anche gli addetti ai lavori del Terzo settore. «Si può parlare di volontariato “liquido” – sintetizza Oscar Bianchi, presidente provinciale del Csv Bergamo –, su cui dobbiamo interrogarci per comprendere come intercettare i giovani, come comunicare con loro e coinvolgerli».

A cambiare soprattutto le motivazioni e il modo: «Il territorio bergamasco – continua – è in una situazione più favorevole, ma c’è il rifiuto di far parte di un’associazione che richiede di gestire anche burocrazia. I giovani, gli under 35, vogliono fare ma non sentirsi legati a un’organizzazione». I dati del fenomeno erano stati messi nero su bianco nel 2022 in una ricerca condotta da Unibg, in collaborazione con Csv e Provincia.

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