«In giro in centro con un fucile». Scattano le ricerche a Bergamo, un arresto

DOMENICA. «Ci sono due persone armate di fucile che minacciano i passanti nella zona di via Manzù». Questo il tenore delle ripetute telefonate di domenica mattina 17 dicembre, con cui è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

In via Palazzolo gli agenti, un uomo e una donna, della Digos hanno individuato due persone che corrispondevano alla descrizione di due giovani magrebini. Non potevano esserci dubbi che fossero loro: uno teneva serenamente l’arma in mano, poi risultata essere un fucile da soft-air scarico e senza il tappo rosso. Gli agenti della Digos hanno bloccato e disarmato i due che sono riusciti a scappare.

Una agente ha raggiunto uno dei due, di 19 anni, che l’ha spinta e strattonata nel tentativo di sottrarsi ai controlli: è riuscito di nuovo a scappare e, rintracciato nuovamente, ha spinto ancora la poliziotta, girandole anche il braccio (prognosi di sette giorni), ma sono sopraggiunti anche altri colleghi e il giovane è finito in manette. Addosso, aveva un telefonino rubato poco prima alla dipendente di un market. Il giovane è stato quindi arrestato per resistenza e lesioni, e denunciato a piede libero per gli altri fatti.

Sebbene sia riuscito a fuggire, le forze dell’ordine sono potute risalire all’identità del suo amico che, nella corsa, ha perso il proprio telefonino. Lunedì mattina, l’arrestato ha dichiarato in tribunale che il fucile e il telefonino erano dell’amico. In Italia da sette mesi, ha già una denuncia per danneggiamento e porto d’armi (sempre giocattolo). Il giudice ha convalidato l’arresto disponendo l’obbligo di presentazione quotidiano in Questura.

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