Incontro dei Madonnari, vincono le gemelle bergamasche Giulia e Alice Monzani

IL PREMIO. Le gemelle Giulia e Alice Monzani, di 26 anni, diplomate al liceo artistico, hanno trionfato al 51esimo incontro nazionale dei Madonnari di Grazie di Curtatone in provincia di Mantova.

Le gemelle Giulia e Alice Monzani, bergamasche di 26 anni, diplomate al liceo artistico, hanno trionfato al 51esimo incontro nazionale dei Madonnari di Grazie di Curtatone, che si è svolto come da tradizione a Ferragosto nell’ambito della seicentenaria Antichissima Fiera delle Grazie. Giulia Monzani ha conquistato il primo posto nella categoria dei «Maestri Madonnari» con l’opera «Madonna di Oxaca» (Messico), aggiudicandosi il titolo di vincitrice assoluta dell’edizione 2025. La giuria, presieduta da Giordano Bruno Guerri, ha premiato l’artista «per aver dimostrato la piena maturità impaginando una composizione dal forte sapore latinoamericano e conferendo intensità al volto della Madonna venerata dal popolo messicano».

Grande soddisfazione anche per la sorella gemella Alice Monzani, che si è conquistata il primo posto nella categoria dei «Madonnari Qualificati» con l’opera «Madonna della Basilica di Tindari» (Messina). Nelle motivazioni si legge: «Protettrice dei naviganti, implorata da chi affronta i mari di ieri e di oggi, la madonna della Bailica di Tindari, Messina, è interpretata dall’artista con una potenza magistrale, segno di maturità pittorica e di intelligente capacità di impaginare un dipinto e rinnovare l’arte madonnara». Con questa vittoria - spiegano i promotori della rassegna -, Alice accede di diritto al livello dei maestri madonnari, raggiungendo così la sorella nella massima categoria.

La prima classificata nella categoria «Madonnari semplici» è stata invece Alba Rosa Amerzcua con l’opera «Madonna Incoronata del Santuario di Budsla» (Bielorussia). Il 51esimo incontro nazionale dei Madonnari ha coinvolto complessivamente 130 artisti del gessetto arrivati da tutto il mondo per interpretare il tema 2025 legato alle «Madonne del mondo a Grazie». Le loro opere hanno trasformato il sagrato del Santuario in un pellegrinaggio artistico che ha attraversato i cinque continenti.

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