«Io, schernito a scuola per il peso e l’acne. Rinato con il teatro»

LA STORIA. «Ho subito il bullismo per tutto il periodo degli studi, dalle scuole medie alle superiori: principalmente venivo preso in giro per il mio peso e per i brufoli che avevo sulla pelle».

È la storia di Giorgio – il nome è di fantasia, ma il racconto è reale –, un giovane lettore de L’Eco che ha voluto ricostruire i suoi anni difficili dietro i banchi di scuola, quando ancora l’attenzione sul tema del bullismo non era così alta come oggi e le possibilità di difendersi erano relegate alla volontà di ciascuna vittima. Volontà che Giorgio ha saputo far prevalere nella sua vita, grazie ad alcune passioni che ha incontrato dopo la scuola e che, coltivate a fondo, lo hanno aiutato a superare le difficoltà e a vivere decisamente meglio.

«In realtà ho cercato di reagire già durante il periodo della scuola – racconta – e l’ho fatto parlandone con il preside delle superiori che frequentavo allora. Non solo: ho sollecitato ogni alunno della classe a cessare di schernirmi senza motivo. Con difficoltà, sono riuscito a raggiungere il risultato che attendevo da anni: arrivato infatti in quinta superiore avevo ormai superato questo problema e, finalmente, dopo tanti anni di violenze psicologiche e fisiche in classe e fuori, ho ottenuto il rispetto da quelle persone». Anni che Girogio non ha dimenticato, ma dopo i quali ha saputo e voluto svoltare: «Nonostante tutto sono andato avanti con la mia vita – spiega orgoglioso – e oggi faccio tante belle cose per il prossimo, come il volontariato, il canto e il teatro, che sono diventate le mie tre passioni indiscutibili. Mi piace aiutare il prossimo e il messaggio che voglio dare alle nuove generazioni è: date un colore alla vostra vita, appassionatevi a qualcosa, alla cultura, all’arte e alla musica. Non c’è cosa migliore: il futuro siamo noi giovani – conclude Giorgio –. Diciamo basta a tutte le violenze e cambiamo marcia».

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