L’88% delle strade di Bergamo sarà «zona 30» entro il 2026 -I dettagli

L’OBIETTIVO . Presentato il progetto durante la Settimana Europea della Mobilità.

Bergamo

Prosegue il piano per una città più sicura e sostenibile. L’Amministrazione comunale ha presentato martedì 23 settembre l’ampliamento delle Zone e Strade 30 km/h, alla presenza dell’assessore alla Mobilità Marco Berlanda, dei dirigenti comunali e di Atb Mobilità.

Il progetto rientra nel Pums – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile approvato nel 2022 ed è stato al centro della Settimana Europea della Mobilità.

Due fasi di realizzazione tra il 2025 e il 2026

L’ampliamento si articolerà in due momenti: una prima fase tra fine 2025 e inizio 2026, con la creazione di 13 nuove Zone 30 distribuite in sei quartieri, per un totale di circa 21 km di strade e una seconda fase entro la fine del 2026, con ulteriori 18 nuove Zone 30.

A lavori conclusi, la rete cittadina con limite a 30 km/h passerà dal 73% dell’estate 2025 all’88%, pari a circa 196 km su 287 km totali.

I quartieri coinvolti nella prima fase

Le 13 nuove Zone 30 interessano i quartieri Santa Caterina, Centro, Borgo Palazzo, Malpensata, San Tomaso e Colognola. Gli interventi più consistenti riguarderanno il centro città, con quasi 9 km di nuove strade a velocità moderata, e Borgo Palazzo, con altri 5 km circa.

Le strade escluse dal limite a 30 km/h

Restano escluse dal progetto le principali arterie di traffico di competenza statale o provinciale e i tratti comunali dove non è tecnicamente possibile abbassare il limite sotto i 50 km/h.

Tra queste: l’A4, l’Asse Interurbano, la SP ex SS42, la SP ex SS591 bis, viale Papa Giovanni XXIII, viale Vittorio Emanuele II, via Camozzi, viale Giulio Cesare, via Zanica, via Broseta e altre direttrici strategiche.

Nel dettaglio, le arterie e vie escluse: • Autostrada A4 (* proprietà statale) • Asse Interurbano e svincolo A4 (* proprietà provinciale) • Strada Provinciale Ex SS 42 (* proprietà provinciale) • Strada Provinciale Ex SS 591 bis (* proprietà provinciale) • Circonvallazione Mugazzone/Plorzano/Fabriciano • Via Stezzano • Via R. da Stabello-via Baioni-piazzale Oberdan-via Suardi-via Corridoni • Viale G. Cesare • Via Maj-Via Ghislandi • Via Camozzi • parte via Autostrada-via Carnovali-via San Giovanni Bosco-via Bonomelli-via Bono-via Borgo Palazzo • parte viale Papa Giovanni XXIII-viale Vittorio Emanuele II-viale delle Mura-via Fara • Via Zanica • Via Lunga (parte Fiera) • Via Modotti (adiacente Asse Interurbano) • parte Viale Papa Giovanni XXIII-via Paleocapa-via Simoncini • parte Via Autostrada-via San Giorgio-via San Bernardino-via Stezzano • Via dei Caniana-via Moroni-via Grumello • Largo Tironi-via Carducci-via Briantea • Via M.L. King • Via Brambilla-via Failoni • parte Circonvallazione Leuceriano (zona Ospedale) • Via Broseta (da intersezione via Lochis a intersezione via XXIV Maggio) • Via Broseta (da intersezione via XXIV Maggio a intersezione via Nullo) • Via XXIV Maggio - via dello Statuto • Via Mazzini - via Garibaldi - via Verdi - via San Giovanni • Via Riva Villasanta - via Rosmini - via Nullo (fino a intersezione via Broseta) • Via Palma il Vecchio - via Previtali - via San Bernardino (fino a Largo Tironi) • Via Baschenis • Galleria Conca d’Oro • Via Gavazzeni - Via Piatti (fino a intersezione via Borgo Palazzo) • Via Madonna della Neve - via Martiri di Cefalonia • Via Borgo Palazzo (da intersezione via Camozzi a intersezione via Ghislandi) • Via Noli • Via Bianzana • Nodo integrazione Rondò Valli e SP35 • Via dei Bersaglieri • Via Salvo D’Acquisto - via Corpo Italiano di Liberazione • Via Gleno - via Monte Tesoro.

Segnaletica, pannelli dissuasori e cuscini berlinesi

Il piano prevede in una prima fase la posa della nuova segnaletica verticale e orizzontale, mentre successivamente verranno introdotti: circa 20 pannelli dissuasori di velocità con radar a corto raggio (non sanzionatori, ma informativi), che segnalano in tempo reale la velocità dei veicoli; i cosiddetti cuscini berlinesi, elementi rialzati che costringono a rallentare ma permettono il passaggio agevole di autobus e mezzi di soccorso.

Secondo studi ed esperienze in altre città italiane ed europee, questi strumenti si sono rivelati più efficaci della segnaletica tradizionale nel modificare lo stile di guida.

«Un cambio culturale per la mobilità»

«Il contenimento della velocità nei centri abitati è fondamentale per la vivibilità dei quartieri», ha dichiarato l’assessore Marco Berlanda. «Con queste implementazioni, Bergamo arriverà a una copertura del 100% delle strade “trentizzabili”, diventando un esempio nazionale in termini di sicurezza stradale, riduzione dell’inquinamento e qualità della vita urbana».

Vito Pavone, dirigente Atb Mobilità, ha sottolineato che gli «speed check» saranno strumenti di sensibilizzazione e non di sanzione, «per promuovere responsabilità ed educazione tra automobilisti, ciclisti e pedoni, con particolare attenzione alle aree più sensibili».

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