La Veglia con il vescovo in Cattedrale: «Cristo apre il passaggio attraverso la morte per la vita»

CITTÀ ALTA. Il vescovo Francesco Beschi sabato sera ha presieduto la Veglia pasquale. Domenica alle 10,30 la Messa solenne e alle 17 i Vespri.

La benedizione del fuoco ha aperto sabato sera, 8 aprile, la solenne Veglia pasquale presieduta dal vescovo Francesco Beschi. Al fuoco benedetto si accende il cero che, preparato con l’incisione delle cifre dell’anno in corso, raggiunge in processione la soglia della cattedrale immersa nel buio. Per tre volte il diacono, dirigendosi verso l’altare, alza il cero cantando le parole «Cristo, luce del mondo» mentre vengono accese le piccole candele rette dalle mani dei fedeli. Gradualmente si accendono anche alcune luci della Cattedrale, illuminata poi completamente al canto del «Gloria». Un rito che anche sabato sera si è rinnovato nella Veglia, ricca di segni e gesti. Il buio e il silenzio sono stati vinti dalla luce e dal canto nella gioia dell’annuncio della Pasqua.

«Questa è la festa del passaggio, non dalla morte alla vita, ma attraverso la morte per la vita. Cristo non è un redivivo, Cristo è risorto», ha detto il vescovo nell’omelia. Monsignor Beschi ha sottolineato come la vita di tutti sia contrassegnata da passaggi, a volte delicati, spesso decisivi. «Speriamo sempre che ogni passaggio ci introduca a qualcosa di migliore. I passaggi contengono un’attesa di miglioramento, una speranza di vita». Parole, quelle del vescovo, che lo hanno portato a ricordare la dimensione di passaggio che contraddistingue le migrazioni. «Pensiamo alla grande tragedia delle migrazioni, a quel passaggio da una terra ad un’altra attraverso il mare, verso condizioni migliori, verso la libertà. Troppe di queste vite si perdono». Ha richiamato il «passaggio stretto della morte» che ognuno attraversa «con un leggero sospiro o con una dolorosa agonia» e ha ricordato che «ci riuniamo per la celebrazione della Pasqua non solo per rievocare, ma per tenerci stretti a Cristo, che apre il passaggio attraverso la morte per la vita». Dopo l’omelia la celebrazione ha visto la Liturgia battesimale, con il canto delle Litanie e la benedizione dell’acqua nel Battistero. A concelebrare con monsignor Beschi era presente anche il vescovo emerito Giuseppe Merisi, a cui ha rivolto un particolare ed affettuoso augurio pasquale. La celebrazione è stata accompagnata dalla Cappella musicale della cattedrale e dal gruppo degli ottoni.

Domenica la Messa solenne

Domenica mattina, giorno di Pasqua, alle 10,30 in Cattedrale, il vescovo Francesco Beschi presiede una solenne Concelebrazione eucaristica (interviene la Cappella musicale del Duomo con gli ottoni, diretta dal maestro Matteo Magistrali, con all’organo il maestro Luigi Panzeri). Al termine della Concelebrazione eucaristica, il vescovo porgerà i suoi auguri pasquali all’intera diocesi e alla società bergamasca e impartirà infine la benedizione solenne. Alle 17, sempre in Cattedrale, il vescovo presiede i Vespri solenni.

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