La visita del vescovo in Tribunale: «Giustizia, misura e fine della legge»

LA VISITA. Accolto dal presidente Cesare de Sapia, il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi ha fatto visita in tribunale durante la mattinata di giovedì 21 marzo, per la rituale benedizione agli operatori della giustizia bergamasca.

Il discorso di monsignor Beschi ha ruotato attorno al «coraggio di fare giustizia». «Il primo coraggio è quello della verità», ha sostenuto. Coraggio che «non ha nulla che si oppone alla prudenza». Poi c’è il «coraggio della legalità» che, ha sottolineato monsignor Beschi, «richiede non solo qualcosa di formale, ma anche qualcosa di interiore», legato alla coscienza professionale degli operatori di giustizia, che ha a che fare con il criterio, enunciato dal cardinale francese Andrè Jullien, secondo cui «Il giudice è uomo che applica a un altro uomo una legge fatta per gli uomini e dagli uomini». Infine, per Il vescovo c’è «il coraggio della giustizia, che non è solo forma». È la giustizia «la misura e il fine della legge». «Auguro che questo coraggio – ha concluso il Vescovo – non ci intimorisca, che si capisca la fatica e la bellezza del coraggio».

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